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re un pilota McLraen ha cambiato il
tuo profilo?
«
Ovviamente tutti conoscono la McLaren e
sanno che è il team più forte. Quindi anche
la mia reputazione è salita parecchio».
In che momento ti sei sentito in gra-
do di fare il salto in un top team?
«
Già al mio primo anno sentivo la voglia di
gareggiare per la vittoria e di farlo per un
top-team. E’ stato il mio obiettivo dello
scorso anno. Il 2012 è stato ottimo per me,
ci sono stati degli alti e bassi, ma tutto som-
mato ho finito il campionato in decima
posizione e questo mi ha dato una chance
di far parte del miglior team della F.1».
LaMcLarenha avuto qualche proble-
ma di affidabilità l’anno scorso. Hai
già saputo qualcosa su come intendo-
no risolverli nel 2013?
«
Credo che la McLaren sia un team capace
di rivoluzionare tutto dalla mattina alla
sera. Quando vedo l’entusiasmo e la moti-
vazione del team sento di non dovermi pre-
occupare di nulla».
Hai già visto la macchina? Sai che
aspetto avrà?
«
Sì, le ho dato un’occhiata. Sarà molto bel-
la, perché le livree alla McLaren sono sem-
pre molto belle! Per quanto riguarda la
velocità, dovremo aspettare sino alle quali-
fiche di Melbourne».
Hai già dimostrato di saper lottare
gomma contro gomma con gente
come Alonso e Hamilton: ti ha dato
più fiducia? Ti senti a un passo dalla
vittoria?
«
Non si tratta solo di vincere dei GP, ma di
vincere il campionato. Dare il 100 per cen-
to ad ogni gara non è facile, richiede gran-
de concentrazione e preparazione».
Alonso ha quasi vinto il titolo del
2012
con solo tre vittorie ma molti
secondi, terzi e quarti posti. E’ stata
una lezione importante per te?
«
Sì, credo che la cosa più importante sia
arrivare sempre alla fine, provando ad
ottenere il miglior risultato possibile.
Quando inizi a non arrivare in fondo, tut-
to si fa più complicato. Come si è detto,
Alonso è un grande esempio in fatto di
continuità: anche se non aveva la macchi-
na migliore è rimasto in lotta fino alla
fine».
Ripensando le ultime gare della scor-
sa stagione, ti sei spiegato cosa non
ha funzionato?
«
Devo accettare il fatto che ho commesso
alcuni errori. Ma i punti sono volati via non
solo per colpa degli errori che ho commes-
so in Giappone. A volte ho portato la mac-
china dove non ci aspettavamo potesse
arrivare, ma non siamo riusciti a strappare
il risultato finale. Non è stato per colpa di
una mancanza di impegno. Per qualsiasi
team gareggio, lo faccio sempre al 100 per
cento».
Molti hanno attribuito quegli errori
al fatto che eri già stato ingaggiato
dalla McLaren. E’ vero?
«
No, non c’entra nulla».
Il tuo ex compagno Kamui Kobaya-
shi non avrà un posto sulla griglia nel
2012.
Ti dispiace per lui?
«
Sì, devo essere onesto. E’ un gran pilota e
un’ottima persona, uno che può fare un
gran lavoro per un team di F.1. Mi dispiace
per lui, ma sono sicuro che lo rivedremo
l’anno prossimo perché la sua velocità gli
consentirà di trovare un buon sedile. L’an-
no prossimo sarà di nuovo con noi».
Carta d’identità
Nato il 25 gennaio 1990
Guadaljara – Messico
2012 – 10
° F.1 con Sauber
2011 – 16
° F.1 con Sauber
2010 – 2
° GP2 con Addax
2009 – 12
° GP2 con Arden
2008 – 4
° British F.3 con T Sport
2007 – 1
° classe B Britsh F.3 con T Sport
2006 – 6
° F.BMW tedesca con Mucke
2005 – 14
° F.BMW tedesca con Rosberg
Così in F.1
37
GP disputati
39
Presenze
3
podi
Miglior risultato: 2°
Migior qualifica: 4°