WILLIAMS, COLORI
PER GLI SPONSOR
Altra monoposto che si rifà alla tradizione è la Williams. Ma non si tratta di una novità
assoluta perché è almeno da una decina d’anni che il team di Sir Frank ha rispolverato il
vecchio assunto di Ecclestone, dei colori contrastanti, che esaltano la presenza dello spon-
sor e ne facilita la lettura. Per soddisfare queste esigenze, negli anni ‘80 nacquero le livree
bianco/blu della Brabham, abbinate agli sponsor Parmalat e Olivetti, e per lo stesso moti-
vo a partire dal 2001 la Williams ha sposato un look analogo. Attenzione però: non è det-
to che quello che poteva andare bene sulle Formula 1 degli anni ‘80 sia altrettanto vali-
do nell’epoca delle immagini digitali e dell’alta definizione. Anche in questo caso un po’
di fantasia e l’aggiunta di qualche macchia di colore non guasterebbe. Il tentativo di inse-
rire alcuni filetti rossi nelle campiture bianche è lodevole, ma troppo contenuto per dar
vita ad una grafica in grado di far breccia nell’immaginario collettivo.
Lo stesso discorso fatto per l’ex team Renault, vale per la Catheram, che nel 2010 debut-
tò in Formula 1, rispolverando il celebre marchio Lotus e l’inconfondibile livrea giallo-
verde. L’espediente avrà certamente fatto piacere a molti nostalgici, ma siamo sinceri, se
questo look poteva andare bene sui modelli 25, 33 o sulla prima versione della 49 di Jim
Clark, monoposto slanciate, longilinee e prive di appendici aerodinamiche, sulle Cathe-
ram di Petrov e Kovalainen ha convinto poco. Un po’ perché la gradazione di verde pre-
scelta è troppo scura, in parte a causa della conformazione aerodinamica della T127, trop-
pomassiccia per adattarsi a colori che non contribuiscono certamente a slanciarla. Si trat-
ta insomma della tipica grafica che non “buca” l’obiettivo.
CATERHAM, GRAFICA
CHE APPESANTISCE
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