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FORMULA 1
LA CURIOSITÀ
IL SEGRETO DEL D
Il nostro D’Alessio
ha realizzato grafiche per
vetture da corsa che
hanno fatto la storia del
motorsport mondiale.
Scopriamo quali sono
state le sue realizzazioni
più importanti
Quando il nostro Paolo D’Alessio giudica il
look delle odierne monoposto di F.1, non lo
fa solo da giornalista, ma anche come addet-
to ai lavori. Dal 1984, dopo essersi laureato
in architettura, condivide infatti l’interesse
per la F.1 con quella per il design industria-
le. Una passione che negli anni passati lo ha
anche portato anche ad occuparsi diffusa-
mente di “corporate image”, firmando alcu-
ne celebri grafiche da corsa. “Tutto comin-
ciò”, ricorda D’Alessio, “quando Daniel
Schildge, mi chiese di rivedere il look della
Lancia Delta del 1989, che nelle ultime gare
della stagione si era presentata con un’inso-
lita livrea rossa e fascia Martini trasformato
in una sorta di bandiera a scacchi. L’impatto
visivo non eramale, ma il ritorno per lo spon-
sor fu alquanto deludente, quando i vertici
della Martini si resero conto che quel tipo di
grafica rendeva praticamente illeggibile il
loro marchio. Mi chiesero pertanto di torna-
re al bianco di base e di cercare di trasforma-
re la compatta Lancia Delta in una sorta di
vettura sport degli anni ‘70. Le proposte ela-
borate piacquero e da allora iniziò una colla-
borazione decennale col Martini Racing che
ha prodotto numerose grafiche che la gente
ancora oggi ricorda”.
Qualche esempio? Da allora, per parecchi
anni, il Martini Racing, il Gruppo Fiat, il
team Porsche-Joest, il team Momo Ferrari e
la Renault Italia, tanto per citare i casi più
eclatanti, gli hanno affidato lo studio della
loro immagine nelle competizioni automobi-
listiche. Scendendo più nel dettaglio Paolo
D’Alessio ha firmato le grafiche delle
Lancia
