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INTERNATIONAL RALLY CUP
CASENTINO
Guido Rancati
Per finire, i trentatré chilometri e mezzo
della Talla. Il tratto è di quelli tosti assai e
i due messi meglio dopo le prime sette pro-
ve, Manuel Sossella e Corrado Fontana, li
affrontano separati fra loro da dieci secondi
e otto. ConRoberto Cresci, terzo nella prov-
visoria, a ventidue secondi e sei. La partita
è ancora apertissima: sia il vicentino con la
Fiesta, sia il comasco con la Focus vogliono
vincere e per provare a farlo non hanno
altra scelta che pigiare forte sul chiodo. Lo
fanno, ma inmodo diverso. Fontana aggre-
disce l’ultima porzione di asfalto aretino
con veemenza, deciso a sfruttare anche i
primi metri per annullare lo svantaggio,
Sossella punta invece tutto sui tredici chi-
lometri finali. E quando lo informano che
al rilevamento dopo ventidue chilometri e
spiccioli iniziali il suo vantaggio è sceso a
meno di tre secondi non si scompone. E’ su
quello che resta che ha deciso di giocarsi la
gara. Cambia passo e non lascia scampo al
rivale. Su un fondo più sconnesso e, soprat-
tutto, più veloce, recupera inesorabilmen-
te. Vince la prova con un secondo e quattro
e mette al sicuro il successo che lo rilancia
nella corsa al titolo.
“Complimenti a lui che è andato fortissi-
mo e s’è meritato la vittoria”, fa il lombar-
do a bocce ferme. Aggiunge: “Sono
comunque soddisfatto: ci ho provato fino
alla fine e mi sono divertito”. A chi gli chie-
de se il contrattacco finale del rivale l’ha
sorpreso, risponde di no: “Non avevo mai
affrontato in gara gli ultimi chilometri e
immaginavo che li avrebbe sfruttati al
massimo. In fondo, meglio così: avessi
perso la gara per uno o due secondi, mi
sarebbe bruciato troppo…”. Il veneto
incassa i complimenti e ribadisce di aver
seguito un piano preciso: “Ero partito
deciso ad attaccare subito per provare a
mandare un segnale e così ho fatto. Poi,
visto che Corrado era sempre vicino, ho
scelto di preservare un po’ gli pneumatici
nella prima parte della Talla per andare al
massimo nella seconda”. Stringe mani e
ringrazia tutti, l’orafo con il piede assai
pesante. Quelli dell’A-Style e Luca Zonca,
quelli della Pirelli e pure Paolo Andreucci:
“I suoi consigli – racconta ricordando la
mezza giornata di test in Sardegna insie-
me al pluridecorato garfagnino – sono sta-
ti preziosi. Del resto, ne ero certo: quello
che non sapevo era fino a che punto sarei
stato in grado si seguirli”.
Sorride il vinto, sorride il battuto e sorride
pure Roberto Cresci, felice del terzo posto:
“Mi sono ripreso quello che avevo lasciato
per strada gli anni scorsi”, dice l’enfant du
pays che non correva da un anno. “L’unico
problema è che questo risultato mi ha fatto
tornare una gran voglia di riprendere a
gareggiare con un po’ più di frequenza…”.
L’ammiratissuma
Citroen di Beltrami
la prima DS3 Wrc
arrivata direttamente
dall’atelier di Versailles
Roberto Cresci
ottimo terzo
1...,78,79,80,81,82,83,84,85,86,87 89,90,91,92,93,94,95,96
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