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INDYCAR
GARE A TORONTO
Marco Cortesi
Finalmente sbloccato il meccanismo con la
tripletta di Pocono, il teamGanassi ha con-
quistato grazie a Scott Dixon un doppio
successo nella trasferta IndyCar a Toronto.
Dopo un inizio di stagione terribilmente in
salita e definito dallo stessoDario Franchit-
ti "imbarazzante", le vetture di Chip Ganas-
si si sono riviste al vertice con continuità, e
in Ontario a svettare è stato proprio il tren-
taduenne neozelandese con due vittorie di
cui una - la seconda - messa a segno con
una superiorità molto netta. Decisive sem-
bra siano state le prove che la squadra ha
condotto a Sebring nella settimana prima
della 400 Miglia di Pocono. Dopo aver spe-
so l'inverno e la prima parte del 2013 inse-
guendo sviluppi rivelatisi errati, gli "uomi-
ni in rosso" hanno imboccato un'altra via,
più tradizionale ma che ha portato risultati
immediati. In gara 1, Dixon ha strappato la
testa a Will Power con un giro di rientro
"fulminante", prima di reagire con cattive-
ria ad un sorpasso di Sebastien Bourdais e
tagliare il traguardo con quasi 2" di vantag-
gio. La seconda corsa è stata invece una
cavalcata, che l'ha sempre portato a costi-
tuire in pochi giri distacchi abissali arrivati
oltre ai 30". Per Franchitti il weekend si è
chiuso con un terzo ed un quarto posto.
Dopo essere partito dalla pole, lo scozzese
ha pagato una scelta di tempo "alternativa"
al primo pit-stop di gara 1 concludendo
comunque a podio. La domenica, pur se in
sordina, la sua performance non è stata
molto diversa da quella del compagno.
Coinvolto in una toccata al pronti-via, lo
scozzese ha recuperato in maniera impres-
sionante fino al quarto posto finale nono-
stante la lunga fase iniziale di bandiera ver-
de, aiutato dal fatto di aver sostituito subito
le meno performanti gomme "soft". Se
Dixon si è riportato in caccia incassando
ben 105 punti, Helio Castroneves ha con-
servato la prima posizione in un quadro che
inizia ad essere più somigliante a quelli a
cui tutti si erano abituati. Il brasiliano ha
badato alla concretezza, chiudendo sesto in
gara 1 e secondo in gara 2. Da dimenticare
invece l'avventura del teamAndretti, in dif-
ficoltà sin dalle qualifiche. Ryan Hunter-
Reay è finito due volte amuro la prima delle
quali, in gara 1, dopo aver patito un proble-
ma elettrico che ammutoliva il suo propul-
sore in uscita box. Ancora peggio è andata
a James Hinchcliffe, in difficoltà al sabato
e costretto a partire dopo 3 giri alla dome-
nica causa un acceleratore difettoso. Male
ancheWill Power. Fantasma del dominato-
re sui circuiti stradali visto fino allo scorso
anno, l'australiano ha pagato la propria
irruenza in gara 1 con un contatto con Fran-
chitti, e l'irruenza di Hunter-Reay nella
seconda, vedendosi costretto al secondo
stop: guai derivanti forse più dalla frustra-
zione che da veri e propri errori. Al traguar-
do in entrambe le occasioni sia Marco
Andretti che Mike Conway, vincitore a
Detroit. Entrambi hanno recuperato dopo
essere partiti nelle retrovie, ma senza rag-
giungere il podio.
HIGHLIGHTS GARA 2
1...,28,29,30,31,32,33,34,35,36,37 39,40,41,42,43,44,45,46,47,48,...86
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