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MOTO GP
GARA AL SACHSENRING
di Luigi Ansaloni
Più che il Gran Premio di Germania,
ad un certo punto sembrava il gran
premio dei Reduci. Jorge Lorenzo che
(ri-ri) cade e si (ri-ri) distrugge la cla-
vicola, e stavolta alza bandiera bianca,
con tanti saluti ad Indianapolis a metà
agosto (ma col maiorchino non si sa
mai…). Dani Pedrosa che cade il saba-
to e dà forfait la domenica, anche con
pizzico di mistero (qualcuno dice stop
dei medici, altri come il dottor Costa
fa capire che era proprio lo spagnolo
che non se la sentiva).
Tolti di mezzo i primi due della classe,
a chi inseguiva in classifica non resta-
va che cogliere al volo l’occasione. Tut-
ti speravamo nel bis di Rossi dopo il
trionfo di Assen, è arrivata invece la
zampata del fenomeno Marquez, alla
seconda vittoria stagionale. Per il roo-
kie terribile è la quarta vittoria conse-
cutiva al Sachsenring, e il bambino
prodigio si prende di prepotenza
anche la vetta del Mondiale, con due
punti di vantaggio su Pedrosa. Rossi è
arrivato “soltanto” terzo (podio nume-
ro 180 per lui, mostruoso) dopo una
buona partenza e qualche giro in testa,
che già faceva gustare una domenica
di gloria. Niente da fare per il Dottore,
invece, superato poi anche da Carl
Crutchlow (Yamaha), l’unico che ha
davvero provato a tenere testa al cam-
pione del mondo in carica della
Moto2, chiudendo a circa un secondo
mezzo di distacco.
Rossi ha detto, candidamente e senza
peli sulla lingua a fine gara che «si
poteva e si doveva fare di più, ma le
gomme non me l’hanno permesso.
Peccato. Anche vero che se mi avesse-
ro detto che sarei arrivato all'ottava
gara della stagione con tre podi, un
secondo un terzo e una vittoria, non ci
avrei creduto di certo. Se non mi aves-
sero sbattuto per terra al Mugello,
sarei anche messo meglio in classifi-
ca». Fatto sta che adesso la corsa al
Mondiale, con lo stop di Pedrosa e
Lorenzo si riapre clamorosamente e
coinvolge gli stessi Crutchlow e Rossi
(a -37 da Marquez). Il pilota della
Honda dovrebbe esserci domenica
prossima a Laguna Seca, per l’ultima
corsa per della pausa estiva, mentre
Lorenzo no, ma come detto sopra, mai
dire mai. Entrambi sono un grosso,
grosso punto interrogativo, insomma.
Fatto sta che se il titolo mondiale sem-
brava un discorso solo spagnolo, qual-
che (piccolissima) speranza adesso ce
l’abbiamo pure noi.
Da dimenticare il gran premio della
Ducati: Dovizioso è arrivato settimo al
traguardo con più di mezzo minuto di
distacco dal vincitore. «Il gap per ora
è questo, c’è poco da fare – ha detto il
numero 04 – lavoriamo tanto ma
ancora c’è molto, molto da fare». Per
quanto riguarda le altre classi, lo spa-
gnolo Jordi Torres (Suter) ha vinto la
sua prima gara nella Moto2 tagliando
per primo il traguardo nel Gp di Ger-
mania. L'iberico è riuscito ad aver
ragione di Pol Espargarò (Kalex) e di
Simone Corsi (SpeedUp). L'italiano ha
battagliato per tutta la gara con i suoi
due colleghi rimanendo attaccato ai
fuggitivi, fino alla fine, quando è riu-
scito a passare in seconda posizione.
Niente di nuovo inMoto 3, dove è stato
un dominio: Ha vinto in volata Alex
Rins, che ha preceduto Luis Salom e
Maverick Vinales, tutti su Ktm. La lot-
ta tra i tre iberici ha fatto la differenza
nei confronti degli altri protagonisti
della categoria. Il quarto classificato, il
portoghese Miguel Oliveira (Mahin-
dra) è staccato, infatti, di quasi cinque
secondi. Malissimo gli italiani, con
Romano Fenati (FTR-Honda) che ha
chiuso la gara in 13/a posizione, men-
tre Niccolò Antonelli (FTR-Honda) ha
terminato in 15/a piazza. I due sono
quelli che sono andati meno peggio
perchè sono almeno riusciti a prende-
re (pochi) punti.
1...,24,25,26,27,28,29,30,31,32,33 35,36,37,38,39,40,41,42,43,44,...86
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