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Stefano Semeraro
Il Patto c’è, o quasi. Alla vigilia del GP d’Ungheria, Ber-
nie Ecclestone e Jean Todt hanno confermato che una
versione preliminare del nuovo Patto della Concordia è
stato sottoscritto dalla Formula One Group e dalla FIA,
anche se i diretti interessati non hanno voluto scendere
in dettagli. «Ci sono ovviamente un sacco di cose che
vanno ancora risolte – ha ammesso Bernie – si tratta di
un lavoro a lungo termine e riguarda i team, quindi ora
dobbiamo dare forma all’accordo complessivo». Il passo
è importante, perché in una F.1 sempre più in crisi eco-
nomica, minacciata dalla congiuntura mondiale, e che
l’anno prossimo dovrà confrontarsi sia con i nuovi rego-
lamenti (e gli inevitabili strascichi polemici che si pos-
sono immaginare) sia con un possibile vuoto di leader-
ship a causa delle disavventure legali di Ecclestone,
almeno un punto fermo sulle questioni commerciali ser-
ve. Il vecchio Patto è scaduto a fine 2012, da mesi in quel
senso si naviga a vista. Ecclestone aveva stretto pre-
accordi bilaterali con alcuni team, altri (come la Marus-
sia) si sono rifiutati. E’ proprio la difficoltà di armoniz-
zare le esigenze dei top team a quelle dei nuovi soggetti
a rendere impervia la trattativa. Anche con la FIA i nego-
ziati sono stati lunghi ed estenuanti, ma in vista delle
elezioni federali di dicembre Todt ha finalmente detto il
suo sì. «Si tratta di un Patto che dovrà durare sette anni
– ha spiegato Ecclestone – e contiene molti imput pro-
venienti dai team con cui ho dovuto discutere a lungo
per questioni regolamentari, quindi stavolta non
dovrebbero più avere nulla di cui lamentarsi». Che cosa
ha ostacolato la firma? è stato chiesto a Bernie. «Gli
avvocati. E le difficoltà di comprensione linguistica fra
francesi e inglesi. Già si fa fatica quando tutti parlano la
stessa lingua…». Ora vedremo se ci sarà qualcuno dei
team che si ostinerà a parlare… arabo. O magari russo.
IL NUOVO PATTO
DURERÀ SETTE ANNI
Ecclestone e Todt hanno annunciato
l’accordo della Concordia, ora
saranno i team a dover dare l’ok.
La durata prevista è da record,
e molte delle richieste delle
squadre sono state accettate
