Italiaracing.net Magazine - page 21

sta situazione, che pretende un ritorno alla
vittoria a partire da Spa, mentre non ha
mancato di criticare l’introduzione di nuo-
ve mescole Pirelli che hanno alterato i valo-
ri in campo. Parole queste ultime, che
lasciano il tempo che trovano.
Gli sviluppi non funzionano, come sempre
a quanto pare. Dunque, c’è un errore a
monte, che parte da lontano. Lavoro e lavo-
ro e lavoro, dice Stefano Domenicali, sem-
pre umile, con la testa bassa. Probabilmen-
te neanche lui sa più che pesci pigliare. Lo
staff tecnico era stato rinforzato con Pat Fry
e compagnia bella, mentre ora ci tocca
vedere che il tanto ripudiato (in primis da
Alonso) Aldo Costa al suo primo vero anno
inMercedes sta facendo volare laW04. Biz-
zarre coincidenze. La Ferrari non solo è in
ritardo rispetto alla Red Bull, ma si ritrova
dietro anche alla stessa Mercedes e alla
Lotus. Dove Kimi Raikkonen ha sopravan-
zato in classifica generale Alonso, ora sceso
terzo. Ecco quindi che James Allison, il
nuovo ingegnere strappato alla Lotus e che
potrà iniziare a lavorare per la Ferrari dall’1
settembre, è già visto come l’uomo della
provvidenza.
Se Alonso ha disputato un GP mediocre,
non si può dire molto di diverso per quanto
riguarda Felipe Massa. In qualifica non ha
lanciato alcun acuto, come gli era capitato
in qualche altra occasione, in gara ha rifi-
lato una ruotata a Nico Rosberg, è stato
sverniciato a destra e a sinistra, ed ha
tagliato il traguardo in ottava posizione. Ci
auguriamo vivamente che qualcuno in Fer-
rari stia lavorando dietro le quinte per tro-
vare velocemente un degno sostituto di
Massa, sempre che Alonso acconsenta.
Questo doveva essere l’anno della rinascita
per il brasiliano, qualcosa ha mostrato in
alcune occasioni, ma il termine “alcune” è
insoddisfacente. In Red Bull vogliono un
Kimi Raikkonen o il giovane astro nascente
Daniel Ricciardo, in Mercedes hanno una
super coppia come in Lotus, la Ferrari può
accontentarsi di un Massa in queste condi-
zioni?
21
Massimo Costa
E adesso se ne andrà in vacanza, chissà
dove, con il mal di pancia. O il mal di testa.
O con un senso di impotenza. Fernando
Alonso dalla tappa di Budapest si aspettava
molto di più. La qualifica non era andata
malaccio, quinto, e l’idea dello spagnolo
che alla vigilia del GP ha sempre tenuto il
bicchiere mezzo pieno era quella di partire
come lui sa fare e provare a starsene in zona
podio. E invece, la realtà è stata diversa.
Quinto al via, quinto al traguardo, mai real-
mente in lizza per un posto al sole. E il bic-
chiere è divenuto mezzo vuoto. Con questa
macchina non si va da nessuna parte, ha
detto a chiare lettere Alonso. Come fa ogni
volta che non conclude la corsa come vor-
rebbe. Lo spagnolo continua a tirare sberle
a parole. Dicono siano mirate, ben precise,
per spronare la squadra. Ma, francamente,
è inutile sottolinearlo pubblicamente ogni
volta. Tutti gli uomini Ferrari vogliono vin-
cere, sono concentrati nel tentare di ripor-
tare la F138 davanti a tutti. Anche Luca di
Montezemolo si è stufato di sentire le sue
lamentele e a quanto pare ha colto l’occa-
sione per fargli gli auguri del 32esimo com-
pleanno (oggi, lunedì 29 luglio), per ricor-
dargli che la squadra prevale sugli interessi
del singolo. Una vera tirata d’orecchi.
Rimanendo a Montezemolo, il presidente
della Ferrari, si è detto anche stufo di que-
1...,11,12,13,14,15,16,17,18,19,20 22,23,24,25,26,27,28,29,30,31,...90
Powered by FlippingBook