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FORMULA 1
GP UNGHERIA
Massimo Costa
Dice sempre quel che pensa Sebastian
Vettel. A volte parole scomode, a volte
anche ingiuste e in un certo senso cattive.
Ma a Budapest, comunque soddisfatto del
terzo posto che gli ha permesso di guada-
gnare altri cinque punti su Fernando
Alonso, ha saputo velocemente analizzare
al meglio la situazione post qualifica:
“Sono stato poco aggressivo nel secondo
settore, ma Hamilton ha fatto un giro
eccezionale”. Nessuna scusa, nessun vitti-
mismo. Nel corso del Gran Premio, ha
attaccato a più non posso, al via è stato
durissimo con Romain Grosjean, poi la
strategia non lo ha aiutato: “Una volta
ritrovarsi dietro a una McLaren non era
male, quest’anno la situazione è un po’ dif-
ferente”, dice sarcastico. Perché Vettel
all’uscita da due pit-stop si è ritrovato
sempre dietro alla MP4/28 di Jenson But-
ton perdendo parecchio tempo. “Le gom-
me morbide hanno ceduto prima del pre-
visto e così nel mio giro di rientro ho perso
un secondo e mezzo. Se non si fosse veri-
ficato questo inconveniente, sarei uscito
davanti ad Hamilton. Quando ero dietro a
Button, nella fretta di passarlo ho anche
danneggiato l’ala anteriore. Se devo criti-
care qualcuno, non è la squadra per la
strategia, ma solo me stesso”. Vettel nel
finale si è avventato su Raikkonen. In un
suo tentativo di sorpasso, in un punto
piuttosto ardito, il finlandese ha tenuto
duro e Vettel via radio si è arrabbiato. Ma
a vedere le immagini, la sua esternazione
era subito parsa fuori luogo. E difatti, a
mente fredda, ha voluto tornare sull’argo-
mento: “La sua è stata una manovra puli-
ta, quelle cose via radio le ho dette sotto
stress. In quel punto la pista è stretta e
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