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FORMULA 1
GP UNGHERIA
Stefano Semeraro
Una pole a sorpresa, una gara da shock di Lewis Hamilton, e la Mer-
cedes torna a vedere la luce: quella del Mondiale. Il ritiro di Nico
Rosberg con la fumata bianca che gli usciva dal motore è l’altra faccia
di un weekend trionfale, ma il bilancio con cui le Frecce d’Argento,
RossBrawn,Niki Lauda (felice comeunbambinodopo l’arrivo) eper-
sino il discusso Toto Wolff se ne tornano a Stoccarda è sicuramente
positivo.
Si è trattata della prima vittoria di Hamilton con unaMercedes, segno
chel’intesaanglo-tedescainiziaafunzionare.Nelmondialecostruttori
laMercedes si ritrova ora 69 punti dietro la Red Bull. Quelli che sepa-
rano Hamilton da Vettel nella classifica piloti sono di meno, ma sicu-
ramente più difficili da colmare.
«Credo che con 48 punti di distacco da Sebastian le chance di Lewis
sianomolto fragili –ha confermatoRoss Brawn–ma la lotta è ancora
aperta, e certo noi non molleremo fino alla fine. Sono soddisfatto di
come fra venerdì e sabato siamo riusciti amettere a posto alcune cose
seguendo il programma che ci eravamo imposti. Il bilanciamento non
era ideale, ma alla fine in gara le cose hanno funzionato bene. E se sia-
mo riusciti a farlo in Ungheria, non vedo perché non dovremmo vin-
cere anche altre gare. Però, non siamo riusciti a portare entrambe le
macchine al traguardo, e questo non va bene: dovremo farlo in futu-
ro».
All’Hungaroringèapparsochiaro,graziealdominiolungotuttalagara
di Hamilton, che la Mercedes ha finalmente risolto i problemi di
gestione delle gomme che l’avevano tormentata fino a ieri. I retrosce-
nisti puntano il dito sui test galeotti che sono costati alla Stella l’esclu-
sione dal rookie test di Silverstone, gli innocentisti fanno notare che
proprio in Inghilterra sono state testate le nuove Pirelli e che dunque
la Mercedes era arrivata in Ungheria senza i dati raccolti dagli altri
team. Evidentemente però, le nuove gomme si addicono meglio alla
vettura di Stoccarda. «Per la prima volta non abbiamo osservato sur-
riscaldamento alle posteriori nella Mercedes – ha confermato anche
Paul Hembery, capo del motorsport Pirelli – se verrà confermato che
il problemaè risolto, pensoche laMercedes saràunaconcorrenteseria
per il resto dell’anno». E poi c’è lui, Lewis Hamilton. Al suo arrivo a
Budapest pareva un pilota in crisi e un uomo distrutto dall’ennesimo
addio (sarà quello definitivo?) con la storica fidanzataNicole Sherzin-
ger, in pista invece abbiamo rivisto l’Hamilton dei bei tempi, l’unto
del signore delle corse. E qualcuno sospetta, nonostante la melassa
che lui stessoha steso sulla fine della love-story, che la ritrovata libertà
- festeggiata secondo i gossippari a fianco della cantante Rihanna…-
gli abbia fatto bene. Quest’anno, è vero, aveva colto tre podi e quattro
pole,madopo‘addioallaMcLarenerainastinenzadavittoriadaormai
ottomesi. Eraoradi rompere il ghiacciocon lanuova “fidanzata” tede-
sca.
«E’ stata una delle corse più belle della mia carriera – ha dichiarato
alla fine – E spero di ripetermi presto a questi livelli. Se riusciremo a
sfruttare sempre così bene legomme, credochepotremodire lanostra
nel mondiale, anche se non so bene perché stavolta con i pneumatici
è andata così liscia. Di sicuro il teamha fatto un gran lavoro sotto que-
sto profilo, e anche per quanto riguarda il bilanciamento: spero che
l’Ungheria abbia davvero rappresentato il punto di svolta». Dopo la
pole aveva chiesto via radio, con la vocina di un bimbo sorpreso, se
era davvero riuscito a battere Vettel: in gara il momento chiave dopo
l’ottimapartenza sono stati i sorpassi aWebber eButtondopo il primo
pit-stop, che gli hanno consentito di scavare un solco importante fra
luieVettel.Lavitacontinua,gliamorisirinnovano,Hamiltondisicuro
ha ricominciato a sedurre la F.1.
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