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Può essere naturale per i piloti cerca-
re di battere i loro compagni di squa-
dra… ma farlo con troppa cattiveria
può demotivare i "numeri due". Ave-
re Fernando che mostra così tanto i
muscoli può essere demotivante per
Felipe?
“Difficiledadire.Quandosono inpista, i pilo-
ti devono spingere eottenere lamassimaper-
formance. E' nella natura del teamdi trovare
il bilanciamento tra i due piloti di modo che
lavorino bene insieme. Non penso che ci sia
un problema”.
I media hanno creato un caso sul fatto
che Alonso sia stato visto al motorho-
me Red Bull in Ungheria…
“E' tutto parte del gioco psicologico che c'è
attorno a noi. Onestamente, a me non inte-
ressa. Il fattoè che siamoassolutamenteuniti
per vincere e abbiamo un contratto a lungo
termine. Il resto sono storie che non contano.
Ho il privilegio di guardare a certe voci in
modo distaccato, quindi ci rido sopra e penso
alle povere persone che leggono certe cose
assurde. Se sapessero come stanno davvero
le cose, non le leggerebbero mai più!”
Concosìtantiproblemiconcuirelazio-
narsi, come sietemessi per il restodel-
la stagione? Cosa c'è in cima alla lista
delle cose da fare?
“Vogliamo dare a Fernando e Felipe una
macchina migliore. Questa è la priorità
numero 1. Poi, migliorare l'organizzazione
per vincere. Questa settimana, James Allison
ci raggiungerà e lavorerà insieme a Pat Fry.
A quel punto, l'organizzazione sarà completa
e potremo guardare al futuro”.
Monzadovrebbeessereunagara-must
da vincere per la Ferrari…
“Beh sì, Monza è particolare in termini di
configurazione e di pressione, e sicuramente
vogliamo far bene. Sappiamo tutti che una
vittoria aMonza è qualcosa dimolto speciale.
L'ultima volta è statanel 2010ed è stata ecce-
zionale.Manon siamo in cercadi un risultato
singolo se non è legato al fatto di riportarci
sotto nella lotta per il campionato. In quel
caso sarebbe fantastico. Il risultato di Spa è
andato proprio in quella direzione. Poi, se
saremo capaci di migliorare la vettura anche
per il resto della stagione, lo faremo. Non ci
daremoper vinti finché i numeri nondiranno
che non potremo vincere, altrimenti non
potremmo che biasimare noi stessi per non
esserci stati al momento decisivo”.
Cosa ci può dire della vettura 2014? A
che punto è? Quante risorse avere già
dedicato all'anno prossimo?
“Settembre è il mese in cui in pratica inizie-
remo a concentrarci sul 2014 dato che sarà
un progetto molto complesso. Alla fine del
mese avremo giàpraticamente imbastito tut-
to,ma dipende anche - ovviamente - da come
andranno le cose nel campionato”.
Lavostraposizionenonpotrebbeesse-
re di vantaggio nel 2014? In un certo
qual modo, tutti quelli in lotta per il
titolo dovranno tenere le loro risorse
sul 2013 per molto più tempo…
“Tutti i top-team hanno capito che se voglio-
no essere competitivi nel 2014, devono ini-
ziaremolto velocemente a spostare le risorse,
dato che la questione è complicata, in parti-
colare per le grandi squadre. La mia idea è
che potremmo vedere grandi sorprese in ter-
mini di posizionamento l'anno prossimo. A
mia opinione, e per quanto ho visto finora,
questi sono i cambiamenti più grandi che ci
sono stati in F.1. E' importante fare tutto
bene, o si rischia di restare smarriti”.
Con così tante difficoltà, è ancora pia-
cevole essere il Team Principal Ferra-
ri?
“Bella domanda. Sì. Alla fine c'è una cosa
entusiasmante. Nonostante quello che leggi
in certi settori dei media, la passione - quella
positiva - attorno alla Ferrari è incredibile. E'
qualcosa che ti rende orgoglioso di essere lì a
lottare. E' una sensazione unica. Posso assi-
curare che ci sono un milione di persone che
vorrebbero sedersi su questa sedia, e al
momento sono io. Cerco di dare il massimo
per il bene di questo fantastico team”.
Dicecheunmilionedipersonevorreb-
bero sedersi sulla sua sedia… ma
quanti potrebbero farlo davvero?
“Non così tanti”.
Quali sono i requisiti dell'essere il
TeamManager Ferrari?
“Beh ci sono così tanti campioni del lunedì
mattina che sanno perfettamente come
sarebbero dovute andare le cose… ma non è
abbastanza. Per questo dico, non così tanti.
Occorre essere consci della propria posizio-
ne, della responsabilitàedel pesochenederi-
va. Quello che abbiamo o quello che succede
o non succede viene moltiplicato con una
magnitudine incredibile. Non è facile gestire
la pressione”.
Qual è la forza che consente di soprav-
vivere in questa posizione?
“Primo, sono completamente dedicato
all'azienda. Secondo, cerco di essere molto
aperto e diretto. Non ho niente da nasconde-
re. Nulla di personale, solo professionale, e
deve essere di beneficio per il team”.
guidare una Ferrari. Dobbiamo attendere e
vedremo. La mia scelta favorita sarebbe,
ovviamente, quella di tenere Felipe Massa
perché è un ottimo ragazzo - molto dedito al
team- eguardandosi ingirononci sonomolti
piloti che si possono spostare con risultati
immediati. In ogni modo, abbiamo bisogno
di buoni piazzamenti da Felipe, e questo è il
motivo per cui non ci metteremo fretta nel
prendere la decisione giusta per il team.
Appena ci saremo convinti, faremo un
annunciochemetteràa tacere levoci unavol-
ta per tutte”.
Che considerazione ha di Raikkonen?
Sicuramente è uno di quelli che
potrebbe cambiar team e portare
risultati da subito…
“Kimi è un pilota velocissimo e tutti conosco-
no la considerazione che ho di lui. Ma se
facessi uncommento, verrebbepresoperuna
risposta diretta e immediata. Come detto,
non c'è fretta e prenderemo la decisione al
momento giusto”.
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