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RICOMINCIA
IL SOGNO
Con il passaggio ufficiale di Ricciardo dalla Toro Rosso alla Red Bull,
il programma Junior voluto da Mateschitz torna ad avere
un obiettivo ben preciso dopo che la porta del team diretto da Horner
si era aperta solo per Vettel dal 2007 a oggi
Massimo Costa
Daniel Ricciardo sta camminando verso
MiltonKeynes, anche se il tragitto è apparso
piuttosto lungo dovendo partire da Faen-
za… Scherzi a parte, pur se l’annuncio uffi-
ciale è tardato ad arrivare, ora vi è la certez-
za che sarà l’australiano a rimpiazzare il
connazionale Mark Webber nel team Red
Bull. E’ una svolta importante per quanto
riguarda il programma Junior che pareva
non volere più offrire chance nella squadra
di punta ai suoi giovani allievi. Che appari-
vano un po’ preoccupati oltre che demora-
lizzati dopo la bocciatura inflitta a Jaime
Alguersuari e Sebastien Buemi a fine 2011.
Ma la promozione di Ricciardo dalla Toro
Rosso alla Red Bull ha riacceso le speranze.
La Red Bull è entrata in F.1 nel 2005 dopo
aver rilevato la Jaguar e come primo pilota
aveva scelto l’espertoDavidCoulthardmen-
tre la seconda vettura se la scambiavano
Vitantonio Liuzzi e Christian Klien, cresciu-
ti con la tuta Red Bull. Mentre Scott Speed
ha guidato qualche venerdì. L’anno seguen-
te, Dieter Mateschitz ha acquisito la Minar-
di creando la Toro Rosso ove parcheggiare
il sempre maggior numero di piloti del pro-
gramma Junior. In prima squadra sono
rimasti Coulthard e Klien, poi rimpiazzato
nelle ultime tre gare da Robert Doornbos
mentre a fine stagione, nelle libere degli
ultimi GP, è stata concessa a Michael
Ammermuller l’opportunità di saggiare la
F.1. In Toro Rosso invece, altri prodotti
Junior come Liuzzi e Scott Speed con Neel
Jani che ha girato in qualche libera. Nel
2007, la Red Bull ha affiancato a Coulthard
l’esperto Webber mentre in Toro Rosso è
rimasto Liuzzi mentre Speed, a metà anno,
ha rotto con la dirigenza del team faentino,
e di conseguenza con Helmut Marko,
venendo rimpiazzato da Sebastian Vettel,
uno dei puledrini di Marko.