Italiaracing.net Magazine - page 39

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StefanoSemeraro
Avanti,nonsicambia.Dopogliurliegli stre-
piti, le polemiche e le contro polemiche, in
Bahrain laF.1hadecisoche,almenoperque-
st’anno, le regole non si toccheranno. Dopo
l’esordiostagionale inAustralia ilnuovoCir-
cus “silenziato” e complicato, subito acceso
dalla battaglia sul flussometro e preoccupa-
toper il calodegli ascolti tv, era finitoal cen-
trodiun fuocodiartiglieriapesantissimo.Da
LucadiMontezemolo, scontentissimodiuna
F.1 costretta a Gran Premi in stile economy
runemossadamotoripocopotentiepochis-
simorumorosi,aBernieEcclestonechesiera
schierato contro ilmancato show e il ronzio
di power unit più adatte alla 24 Ore di Le
ManscheallaF.1.PerchiudereconSebastian
Vettel,chehaimotoriavevadedicatounafra-
se poco elegante, ma chiarissima («sono
motori davvero dimerda»), beccandosi una
letteraccia imbufalitadi JeanTodt. Edè sta-
toproprio ilPresidentedellaFIA, inBahrain,
amettere l’ennesimo silenziatore alle prote-
ste degli scontenti. Montezemolo era volato
nel golfoper strapparequalche concessione,
ma tutto quello che ha ottenuto è stato un
nuovo terminaledi scaricocheverràmessoa
puntodaunasocietàdi consulenzaesternae
chedovrà renderepiùsonori imotoridiFer-
rari, Mercedes e Renault. Per il resto, se ne
riparlerà, se va bene, nel 2015. «Non siamo
unarepubblicadellebanane,nonpuòarriva-
re uno (Monteermolo, ndr) e dire: basta, si
cambia tutto. Se c’è qualcosa damodificare
lo si faall’internodelle regole cheesistono».
Montezemolo ha incassato la sconfitta
momentanea, ma non si è certo arreso.
Anche se la strepitosa e inattesa gara di
Sakhir ha unpo’ messo la sordina alle pole-
miche. «E’ una F.1 che al pubblico non pia-
ce, e io l’avevodettoprima di Natale», riba-
disce il bossdellaFerrari. «Unanno si tratta
di non consumare le gomme, quellodopo la
benzina,agliappassionati sembraqualcosaa
metà fraunnegoziodi elettricistaeunacen-
trale elettrica. Io penso da imprenditore, la
F.1 è un’azienda che ha i conti in perdita (e
suquestoha ragione, ndr), non si puòanda-
re avanti così. Capisco laMercedes, se stessi
vincendo come loro anch’iomi opporrei alle
novità.Ma iopensoalbenedellaF.1 ingene-
rale: è il nostro futuro, non possiamo svuo-
tare il prodotto cheoffriamo».
Il Montezemolo in versione Matteo Renzi
però, nonha sfondatonel Parlamentomon-
diale. Del resto in una situazione in cui i
team, a parte lo strategy group che ancora
rimaneunoggettounpo’misterioso,badano
ciascuno al proprio tornaconto, trovare una
lineaunicanonèfacile.«Nell’immediatonon
si può cambiare granché - continuaMonte-
zemolo - però dobbiamo stare attenti anche
aparlare troppomaledi questaF.1, si èpar-
latomoltodeipiloti chebadanoai consumi e
nondobbiamoesagerare, anche seperme la
F.1deve essere estrema, senza troppi laccio-
li nei regolamenti. Quando avevamo propo-
sto 10 kg in più di carburante Mercedes e
Renault si sonomessedi traverso, enoi non
abbiamovolutomettere il vetopernon sem-
brareautoritari,pernonsembrareche laFer-
rari nonami l’innovazione tecnologica». Fra
chi costruisce solo vetture da corsa o super-
sportive,comeMaranello,ecostruttorigene-
rali come Mercedes e Renault, ovviamente
c’èun conflittodi interessi. Chi lo risolverà?
E soprattutto: le corse riusciranno a soprav-
vivere, ecome, aunconflittochevabenoltre
lequestioni sportive?
IL TEATRINO
DELLA POLITICA
Todt ha spento le polemiche, dalle riunioni di Sakhir è arrivato un quasi nulla
di fatto in tema di correzioni dei regolamenti, giusto un nuovo terminale per
rendere le power unit più rumorose. MaMontezemolo non si arrende e rilancia:
«Pensiamo al futuro, alla gente queste gare non piacciono»
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