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I risultati del weekend
PL1: Hamilton 1° - Rosberg 2°
PL2: Hamilton 1° - Rosberg 2°
PL3: Hamilton 1° - Rosberg 2°
Qua: Rosberg 1° - Hamilton 2°
Gara: Hamilton 1° - Rosberg 2°
gereteaparte)abbiano scartato lemonopostoequipag-
giate conunitàFerrari eRenault come fosserobirilli. E
seForce IndiaeWilliams riesconoa trarregrandevan-
taggio dalle caratteristiche della Power Unit tedesca, è
ovvio che le cose vadano ancora meglio per lo stesso
teamMercedes, visto che senza dubbio aBrixworth in
fasediprogettazioneleesigenzedelteamufficialeavran-
noavutopriorità rispettoallenecessitàdei clienti.
Non a caso, laMercedesW05 sembra per adesso una
macchina ineguagliabile nell'integrazione tra motore,
sistemi elettrici e telaio, unamonoposto che grazie al
doppio vantaggio (sia di potenza sia nei consumi) per-
metteagli ingegneri di sceglieredi volta involta la con-
figurazionedicaricoaerodinamicopiùadattaal traccia-
to senza scendere ai compromessi a cui sono costretti i
rivali (ad esempio la Red Bull, "scarichissima" ad Al
Sakhirpermascherare i limiti del V8Renault). Il risul-
tatoèunavettura semprealmeglio, velocee che scivo-
lameno, preservando così almeglio le gomme e risul-
tando più facile da guidare per i piloti. Caratteristiche
chiave, che in termini cronometrici si traducononei25"
di distacco che LewisHamilton eNicoRosberg hanno
rifilato al più vicinodei rivali a fineGP, un abisso con-
siderando che il gap èmaturatonegli appena 11 giri di
gara rimastidopo ilperiododi safety-carenonostante i
due fossero impegnati inuna lotta furibonda.
Insomma un vero e proprio stato di grazia che inque-
sto momento non è solo tecnico. Anche per quanto
riguarda il fattoreumano, infatti, il teamsembra inque-
sto momento una corazzata inaffondabile, con Wolff
capitano coraggioso a cui va tutto per il verso giusto,
anchequando fa scelte rischiosecome inBahrain, dove
hadecisodi lasciareHamiltoneRosberg liberi di lotta-
requasi finoalla fine (radioboxdiceche l'ordinedi fer-
mare leostilità siaarrivato soloaduegiri dallabandie-
ra a scacchi). Grazie a questa scelta illuminata, a onor
del verovista raramentenelleultime stagioni dellaF.1,
il pubblicodelGPdi Sakhirhapotutogodersi una lotta
per lavittoriacomenonsenevedevanodaanni, fattadi
duelli ruota a ruota in cui i due alfieri dellaMercedes
hanno speso tutto, senzaperò arrivaremai all'esagera-
zione che potesse compromettere la gara. L'impressio-
ne che abbiamo avuto mentre assistevamo al duello
mozzafiato traLewiseNico,però,èstatachesi sia trat-
tatodimoltopiù cheuna lotta con il coltello tra i denti
per ilprimoposto. Ingiocononc'erasolo lavittorianel
GP,maun'affermazionedei rapporti di forza che, al di
là di quel che dice la classifica del Mondiale che vede
ancora il tedescodavanti, havistoHamilton rafforzare
lapropriaposizionenei confronti diRosberg.
Conilsorpassoalvia,infatti,ilpilotabritannicohames-
so subito in chiaro che lapoledel tedescoera statapiù
che altrouna conseguenzadel proprio errore alla cur-
va1,disattenzionecheloavevacostrettoadabortirel'ul-
timo tentativo inqualifica.Nel corsodellagara, poi, in
più occasioni è sembrato di assistere al duello tra un
numero1eunnumero2.Rosbergnonsiè fattoproble-
mi adattaccare, èvero,maHamiltonchepur restando
nell'alveodella correttezzanon si èmai fattoproblemi
ad"allargare" il compagnodi teamverso il limiteester-
no della pista. Nico, al contrario è sembrato troppo
timorosodi rovinare tutto conun contatto, non èmai
andatoallaricercadell'incrociodelle traiettoriechenei
duelli tra le altre vetture aveva spesso pagato e anche
quando al 53° giro era riuscito finalmente a passare il
compagnoallastaccatadellaprimacurva,nonhaallar-
gato la traiettoria inuscita, lasciandoaLewis lo spazio
perrispondereeriprendersi la testa.Entusiasmanteda
vedere, certo,ma forsepocoperunpilotacheavevasul
compagno anche il vantaggiodelle gomme soft. Ora il
suomargine suHamilton è sceso a 11 punti, un cusci-
no che aquesto ritmopromettedi esaurirsi inunpaio
di gare. Ancheperchédi avversari ingradodi inserirsi
nella lotta tra questi due, per ilmomento, non si vede
nemmeno l'ombra.
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