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ILRICORDO
AYRTON SENNA
Da quel maledetto Primo Maggio, Frank
Williams tace.
Tacesull'incidente,tacesuAyrton.Unascel-
ta la sua che continua a ottemperare per
rispetto della magistratura italiana e delle
indagini che al momento sta svolgendo:
«Solo allora, solodopo che avràdato il suo
parere, potròdirequalcosa.Ho lamassima
fiducianell'operatodelDott.Passariniedel-
lecommissionidilavoro,degliespertichelui
ha nominato». Un silenzio che da mesi
rispetta e che solo inunmomento, durante
le polemiche della cancellazione del Gran
Premio d'Italia, ha vacillato, quando Frank
harispostocosìallesupposizioniche lovole-
vano contentodell'annullamentodellagara
diMonza: «Èmeschinoaffermareuna cosa
del genere! Io sono il primo a difendere
Monza. LaWilliamsvuolecorrereaMonza.
Noi dobbiamomolto aquellagara. Tutta la
F.1devemoltoaquellagara,masoprattutto
io,per tutta lamiastoriadi costruttoredevo
molto a Monza e agli sponsor italiani. Le
continue sortite di alcuni giornali (qualche
settimana fa furonoduequotidiani francesi
arilanciare lanotiziadelpiantonerotto)non
cambianouna virgoladelle cose ora esami-
natedagli inquirenti italiani.Possosolodire
chesemai risulteràche l'incidente fucausa-
todaunguastomeccanico, allorane soffri-
rò ancor più, come ne soffrirà di più ogni
componentedellaWilliams».
Un lapidarioeaccoratoFrankWilliams,per
questocisorprendequando,alnostroenne-
simo tentativo, lui aderisce alla richiesta di
parlarediAyrtonSenna.
«Loseguivoda tempo.Loavevo fattosegui-
re anche da miei osservatori, così dopo il
GranPremiod'Inghilterradel 1983, lochia-
mai per fargli provare lamiamonopostodi
F.1aDonington.Fuunaprova incredibile!È
arrivato. Il tempodi aggiustarealcunecose,
e via per 23 giri. Non ci volevamo credere!
Lui viaggiavamediamente più veloce di un
secondodelmigliortempodelnostrocollau-
datore,JonathanPalmer.Sicapì subito, che
luieraspeciale!Avevovistogiusto,quelbra-
silianoeraun campione!»
Ecomemaiallorate lofacestiscappa-
re?
«Avevamo già un contratto con Lafitte e
Rosbergcomepilotidel campionatodiF.1e
aquei tempi laWilliamsnon era cosi gran-
de e affermata da avere una squadra prove
completa e separata, oltreaquella cheope-
ravasolonellegare...Fuunosbaglio, forse il
più grande sbaglio che ho fatto da quando
sono inF.1...».
DaquellaprovaaDoningtonlecarrie-
redellaWilliamsediSennasonosali-
tevertiginosamenteesustradediver-
se.Maavetemantenutouncolloquio,
visentivatespessoancheseeravatesu
due frontidifferenti?
«Eravamospesso incontattoenonsoloper
parlare di contratti. Ci sentivamo almeno
unavoltaasettimana,due-trevoltealmese.
Parlavamounpo’ditutto,principalmentedi
F.1 e di macchine. Ma vuoi sapere di cosa
parlavamodi più?Di aeroplani!».
Certo Ayrton era appassionato di
aeromodelli, non sapevo che lo fossi
statoanche tu…
«Ma che modelli! Parlavamo di aerei, di
quelli attuali...».
Quandoèstata laprimavoltachehai
parlatoconluidiuncontrattoperpor-
tarlo inWilliams?
«Nel '90, nel '91 e nel '92. Siamo stati vici-
nissimi ogni volta».
Come mai non raggiungesti l'accor-
do?
«Nel '90 ci furono piccole condizioni che
fecerofallireletrattative.Nel '91onestamen-
temirimanevadifficile lasciareapiediNigel
Mansell;nel ’92, invece,avevogià ilcontrat-
to '93di esclusiva conAlainProst... doveva
andare così».
Esiamoal '93quandoametàanno tu
cominciastiaparlareconSennaperil
'94...
«Era luglio-agosto. Iosonofierodidireche
lui ha voluto e ha spintomoltoper correre
per ilmio teamgiànel '93, equandonon è
stato possibile, nel '94. Ho spinto molto
anch’io. Ci siamo sentiti spessissimo per
telefono, prima e dopo aver raggiunto un
accordo».
Èveroche lui,dopoavervinto leulti-
meduegareper laMcLarenaSuzuka
eadAdelaide, rimasemoltomaledel
rifiuto di Dennis affinché lui, prima
della fine del ‘93, potesse provare la
tuamacchina?
«Noi eravamo pronti subito dopo l'ultima
gara.Noi e lui volevamo che incominciasse
il primapossibile a conoscere la suanuova
monoposto. È vero, hai ragione, RonDen-
nis non acconsentì. Ma queste cose succe-
dono».
Dopo quella presentazione ufficiale
all'Estoril,Ayrtonhadovutoattende-
re molto tempo prima di provare.
Qualerailsuostatod'animoariguar-
do?
«Praticamente ci sentivamo3 volte a setti-
mana.Capiva lenostredifficoltà,ma luinon
vedeva l'oradi conoscere lanuovamacchi-
na».
Soloallora, solodopo lapresentazio-
ne della FW16 a Silverstone avete
potuto conoscere Ayrton mentre
lavorava. Siete rimasti sorpresi dai
suoi metodi, e i tuoi ragazzi come
WILLIAMS, LACRIME PER UN CAMPIONE
1,2,3,4,5,6,7 9,10,11,12,13,14,15,16,17,18,...80
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