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FORMULA 1
GP CANADA
Massimo Costa
Il suo sorriso è contagioso. Un sorriso
che, non si capisce bene il perché, si dif-
ferenzia dagli altri. Forse perché è
genuino, vero. Non quelli di circostanza
di tanti suoi colleghi. Daniel Ricciardo è
così, ancora un ragazzo apparentemen-
te ingenuo, felice di lavorare in F.1, di
conoscere gente nuova, di scambiare
chiacchiere un po’ con tutti. Non scappa
dalle persone, non si rifugia dietro bana-
lità, non sbuffa, capisce il lavoro di tut-
ti. Una rarità insomma. Al suo 57° Gran
Premio, aveva debuttato a Silverstone
2011 con la HRT mentre disputava per
il secondo anno il campionato World
Series Renault (si alternava), Ricciardo
ha messo a segno il goal della vita. Quel-
lo che non dimenticherà mai. Una corsa
assurda, come l’ha definita lui stesso,
dove negli ultimi giri tutto è cambiato.
Ricciardo si era qualificato con qualche
difficoltà, meno brillante del solito, e
solo sesto. Nel primo stint si è trovato
dietro al compagno Sebastian Vettel, poi
magicamente davanti a lui dopo l’ultima
sosta. Fondamentale per il balzo sulle
spalle di Nico Rosberg è stato il proble-
ma elettrico che a pochi giri dal termine
ha costretto Sergio Perez, che lo teneva
a bada bene sfruttando la velocità del
motore Mercedes, a rallentare. Ricciar-
do è stato abilissimo a sfruttare il
momento e a superarlo subito gettando-
si alla caccia di Rosberg, facilmente
superato per i problemi di potenza che
affliggevano la sua Mercedes. La Red
Bull e la Renault hanno così ritrovato
una vittoria che pareva lontanissima nei
test pre campionato. Hanno lavorato
sodo, si sono arrabbiati, hanno litigato.
Ma pian piano tutto sta tornando in
linea. Certo, senza le noie occorse alle
due Mercedes, Montreal avrebbe rac-
contato un’altra storia. Le RB10 non
sono ancora all’altezza delle W05, ma
l’inseguimento, il piano di avvicinamen-
to, prosegue. E’ certamente curioso, ma
neanche tanto considerando le sue ulti-
me prestazioni, che sia stato Ricciardo a
interrompere il digiuno della Red Bull e
non la prima guida Sebastian Vettel. Che
comunque l’ha presa molto bene ed è
parso sinceramente felice per il suo com-
pagno. Vettel dal canto suo ha corso
molto bene, è stato velocissimo in quali-
fica ottenendo il terzo tempo. Per cause
di traffico, di scelta errata nel pit-stop, si
è trovato dietro a Ricciardo. E qui si è
giocato la gara. La Red Bull intanto ha
allungato il contratto ad Adrian Newey
che oltre al programma F.1, dal quale
però piano piano si allontanerà, inizierà
ad occuparsi di altri progetti che stanno
balenando nella mente di Dieter Mate-
schitz. Macchine stradali? Aerei? Barche
da competizione? Vedremo. Intanto,
Newey festeggia una vittoria che non si
aspettava: “Su questa pista proprio no,
era improbabile per noi pensare di con-
cludere al primo posto”.
I risultati del weekend
PL1: Vettel 4° - Ricciardo 6°
PL2: Vettel 3° - Ricciardo 12°
PL3: Ricciardo 5° - Vettel 10°
QUA: Vettel 3° - Ricciardo 6°
Gara: Ricciardo 1° - Vettel 3°