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Marco Cortesi
Un rischio che paga. Così si intitola il comu-
nicato stampa della Ferrari dopo la gara di
Interlagos. Soddisfazione e positività da par-
te di Marco Mattiacci, che ha espresso piace-
re per come la tattica a due soste di Kimi Raik-
konen abbia funzionato senza problemi facen-
dolo finire addirittura... settimo. Fernando
Alonso, sesto, ha avuto una gara assolutamen-
te perfetta secondo Mattiacci, e anche lo spa-
gnolo ha espresso tutta la sua soddisfazione
per essere andato a punti. "Con Kimi abbia-
mo deciso di correre il rischio di una gara su
due soste - ha spiegato il manager - e lui ha
saputo dimostrare che, se a suo agio con la vet-
tura, in materia di gestione pneumatici riesce
a tirare fuori il meglio di sé. Il rammarico dei
secondi persi al pit-stop ci insegna che dob-
biamo migliorarci in tutte le aree che possono
offrire prestazione. Fernando, dal canto suo,
ha disputato una gara altrettanto perfetta, e
anche nel duello finale con il compagno di
squadra ha saputo dimostrare una grande
lucidità e precisione di guida".
Tutti hanno speranze per il futuro Ferrari, per
il nuovo corso, ma la vera motivazione è che
la nuova dirigenza abbia un buon piano. Per-
ché, se ce l'ha, lo sta nascondendo veramente
bene. Le aspettative, man mano che la stagio-
ne è proseguita, sono andate via via sceman-
do e sembra ormai che i podi non possano più
non solo essere possibili, ma anche poco inte-
ressanti. Certo, nel futuro già ci si immagina
che possa cambiare molto, a partire dal pilo-
ti, ma il problema è sempre lo stesso. Per
costruire un successo servono tempo, impe-
gno e dei progetti a lungo termine, compresi
progetti che possano spingere la ricerca ai
limiti e, se serve, a consentire qualche picco-
lo fallimento. L'attesa per il 2015 è massima,
con l'arrivo del quattro volte Campione del
Mondo Sebastian Vettel, ma già all'interno
della scuderia di Maranello si ha già paura di
dovere fare i conti con delle attese molto ele-
vate. Nikolas Tombazis sembra già essere sul-
la graticola per una vettura che non ha mai
girato e c'è chi è pronto a scommettere che
buona parte delle teste, nell'organigramma
Ferrari, siano già destinate a saltare. In Bra-
sile, l'asfalto è stato più abrasivo di quanto si
era pensato, e questo ha giocato contro Alon-
so, che ha visto le sue gomme soft durare
meno del dovuto. Certo, si trattava di condi-
zioni particolarmente difficili, ma che erano
presenti per tutti. D'altra parte, Raikkonen ha
dimostrato, come accaduto altre volte, di non
essere impazzito ma che, quando è messo in
grado di trovare il giusto feeling con la Ferra-
ri F14T, la performance è alla pari di quella del
compagno. Alla fine, indipendentemente dai
risultati, la partita principale si è giocata nel-
le stanze dei bottoni. Dopo la notizia positiva
sull'allentamento del freeze nello sviluppo dei
motori che era arrivata ad Austin, la situazio-
ne ha preso una piega diversa in Brasile.
Citando la volontà di mantenere i costi bassi
ed evitare una continua corsa alla spesa, Toto
Wolff avrebbe fatto saltare la trattativa. Una
pessima notizia per tutti coloro che non uti-
lizzeranno propulsori Mercedes, guarda caso.
Lo scontro ora si farà molto intenso, molto di
più che in pista, e sarà un vero banco di pro-
va per la gestione.