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Stefano Semeraro

Adesso restano 17 punti e due settima-

ne, un mix che dà come risultato una

cabala inquietante, soprattutto se lo si

guarda dal lato di Lewis Hamilton. Il

campione dei mondiali persi (2007) e

vinti (2008) pericolosamente e che ieri

si è visto sfuggire la 11esima vittoria

dell'anno che lo avrebbe messo un filo

più al riparo dalle bizze del caso e dal-

la follia di questo regolamento, dal

doppio punteggio che ad Abu Dhabi

sarà messo in palio come ad una riffa

di quartiere e che rischia di rifilargli

una beffa, trasformando la griglia del-

le possibili combinazioni ad un lun-

ghissimo rosario di “se” e di “ma”. A

San Paolo ha dunque vinto Nico

Rosberg, per la quinta volta nel 2014,

portando la Mercedes a quota 15 cen-

tri totali, un record anche sotto il pro-

filo dei punti, 651, già più dellaRedBull

dell'anno magico 2011. Pole e gara di

grande qualità, con un po' di respiro

concesso dall'errore di Hamilton, quel

fuoripista che nel finale è costato più di

sette secondi all'inglese e ha allontana-

to dalla mente di Nico la paura di un

bis di Austin, di un nuovo sorpasso in

pista che avrebbe frantumato ogni resi-

duo ragionamento non banalmente

aritmetico su chi meriti quest'anno il

titolo.

«Ad Austin non avevo lavorato bene –

ha spiegato Rosberg – qui ci sono riu-

scito anche se ora le cose sono più

complicate. Stavolta sono riuscito a

mantenere sempre Lewis a distanza di

sicurezza, avrei vinto anche senza quel

suo errore». E poi ha svelato la sua

arma segreta in vista di Abu Dhabi:

«Punto molto su questo ragazzo che è

salito sul podio, Felipe Massa – ha

scherzato il tedesco – ad Abu Dhabi

potrebbe mettersi frame e Hamilton».

«Ma guarda che io ad Abu Dhabi pun-

to a vincere», ha replicato Felipe. «Ma

no, non occorre, basta solo che finisci

secondo davanti ad Hamilton...».

Hamilton ha assistito incupito allo

scambio di battute - innocente, non

c'è bisogno di dirlo – fra i due. I 7”4

secondi che aveva pagato all'errore li

ha annullati con una ricorsa furiosa,

ma poi si è come fermato, forse ha

avuto paura di uscire di nuovo. Per

vincere il suo secondo titolo nel Golfo

gli basterà arrivare secondo, e corren-

do su una Mercedes pare il minimo

sindacale, ma gli incerti e le probabi-

lità sono sempre difficili da calibrare

nel motorsport. «Ovviamente sei

sempre dispiaciuto quando commetti

un errore – ha detto – ma in pista mi

sono sentito a mio agio. La macchina

era buona, il ritmo ottimo, non mi

sono arreso e ho fatto il massimo. Non

ho capito perché mi hanno lasciato in

pista un giro di più, di solito quando

mi dicono di spingere è perché è pre-

vista la sosta ai box in quella tornata

e io ormai avevo le gomme finite.

Però, se le ho bloccate la colpa è mia,

un errore che mi è costato la vittoria.

Sono le corse, non è un dramma. La

macchina è la migliore che io abbia

mai guidato, anche ad Abu Dhabi

spingerò al massimo». Come è sua

abitudine.

Ora resta solo l'ultimo atto, l'ultimo

capitolo da chiudere, Hamilton stra-

merita il titolo, ma Rosberg può spe-

rare nella sorte, alla Mercedes fanno

finta di nulla ma trattengono anche

loro il fiato, è stato l'unico vero thril-

ling agonistico della stagione ma è

appassionante ed è ancora in piedi.

«Oggi la gara è stato un duello fra

Nico e Lewis, e la chiave è arrivata al

28° giro, quando Lewis ha sbagliato,

perché aveva un ritmo superiore, ma

Nico è stato bravo a reggere la pres-

sione fino alla bandiera a scacchi. Ad

Abu Dhabi non importa chi vincerà,

sarà comunque stato un grande cam-

pionato alla fine di una stagione

memorabile, per noi 15 vittorie e 30

podi sono un traguardo davvero

incredibile». Dopo l'ultima gara la

guerra fra Nico e Lewis finirà, l'amici-

zia si ricomporrà? Difficile, quasi

impossibile. Ma sono tutti discorsi in

anticipo. Ora quello che conta sono

quei 17 punti.

LE COMBINAZIONI PER IL TITOLO

Hamilton, 334 punti

Ad Abu Dhabi è iridato se:

arriva davanti a Rosberg

finisce secondo se Rosberg vince

finisce almeno quinto se Rosberg non vince

finisce sesto e Rosberg non è fra i primi due

finisce almeno ottavo se Rosberg non sale sul podio

Rosberg, 317 punti

Ad Abu Dhabi è iridato se

vince la gara e Hamilton arriva da terzo in giù

arriva secondo e Hamilton terzo o peggio

arriva terzo con Hamilton settimo o peggio

arriva quarto con Hamilton nono o peggio

arriva quinto con Hamilton decimo o peggio