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FORMULA 1
LA SFIDA FINALE
Hamilton o Rosberg? La gara finale di Abu Dhabi determinerà il campione del mondo
2014 al termine di una stagione ricca di tensioni tra i due piloti Mercedes
FORZA MENTALE
LE FRAGILITÀ DI ROSBERG
Hamilton
hadimostrato inpiùdi una occa-
sione di farsi travolgere dalle emozioni. In
qualifica o in gara. Nonostante la grande
esperienza, nonostante unmondiale già vin-
to, l’inglese soffre molto la pressione ester-
na e quando entra in una spirale negativa,
come accaduto nella fase centrale del cam-
pionato, comincia a vedere ombre, sospetti
e le sue prestazioni ne risentono ancora di
più. La sua storica amicizia, se si può chia-
marla così, con Rosberg si è frantumata nel
corso del campionato. Inevitabile. Però,
Hamilton ha risorse segrete e quando sem-
bra definitivamente KO, sa risorgere. Il fina-
le di campionato è stato esaltante ed è riu-
scito a mettere in secondo piano il rivale
tedesco. Fino a San Paolo…
Rosberg
sembra essere costantemente
impassibile dinanzi ad ogni accadimento.
Ma in realtà, nel corso della stagione, anche
il tedesco (di passaporto) che vive da sem-
pre a Monte Carlo ha accusato qualche
sbandamento. L’errore di Spa e le succes-
sive polemiche, l’errore di Monaco che
Hamilton ha visto invece come una accura-
ta e voluta messa in scena per penalizzarlo
in qualifica, i lunghi di Monza alla prima
staccata. Tante piccole situazioni che han-
no mostrato un Rosberg fragile. Ma come
Hamilton, quando ti aspetti che crolli, ecco
che è capace di costruire un weekend ecce-
zionale come quello del Brasile che gli ha
permesso di continuare a sperare.
TALENTO
VANTAGGIO HAMILTON
Hamilton
è un talento puro, cristallino,
evidenziatosi fin da quando è salito per la
prima volta su una monoposto. Vincente in
tutte le categorie che ha affrontato, Hamil-
ton ha rischiato di vincere un campionato
del mondo al primo anno mandando com-
pletamente in tilt il suo compagno del 2007
alla McLaren, Fernando Alonso. Una man-
canza di Hamilton però, è la continuità nel
corso di un campionato intero. Hamilton si
fa troppo influenzare da quanto lo circon-
da: prima i dissidi col padre, poi il tira e
molla con la fidanzata, episodi di vita che
sono andati a “sporcare” in più di una occa-
sione le sue prestazioni in pista.
Rosberg
non è un talento puro alla Hamil-
ton. Un bravo pilota, cresciuto nel tempo.
Non è stato un vincente in F.3, ha vinto però
la GP2, ma in F.1, nella sua lunga permanen-
za con la Williams, non ha mai lasciato segni
importanti nel suo cammino. Ottimo collau-
datore, bravo nel saper portare al traguardo
lamacchina,ma incapace di trasmettere par-
ticolari emozioni per un sorpasso. Diciamo,
lineapiatta. FinchéallaMercedeshacompiu-
to un notevole percorso di crescita, grazie
anche alla vicinanza iniziale con Michael
Schumacher. Con Hamilton ha saputo
nutrirsi del talento del britannico, miglioran-
dosi ancora di più, soprattutto in qualifica
dove è divenuto un vero mago del giro secco.
E’ però ancora poco convincente nel corpo a
corpo, dove nel confronto con Lewis, perde
inevitabilmente.
Massimo Costa