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KARTING
LORENZO TRAVISANUTTO
Lorenzo Travisanutto è uno dei più pro-
mettenti kartisti italiani del momento. Il
quindicenne di San Vito al Tagliamento
(Pordenone), ha vinto una gara dell’euro-
peo KF Junior in questa stagione ed è sta-
to uno dei pochi piloti tricolore in grado
di arginare la supremazia dei vari Enaam
Ahmed, Mick Junior, Daniel Ticktum &
Co. Visto che in Italia non era possibile
iniziare l’attività agonistica alla tenera età
di cinque anni, Lorenzo ha iniziato a cal-
care le piste slovene per bruciare le tappe.
Raggiunta la soglia dei 9 anni è passato
alla Mini CSAI e si è messo subito in
mostra nella WSK Master Series (3° nel
2011) e, successivamente, in KFJ, catego-
ria in cui ha chiuso sul podio alla Winter
Cup ed al quarto la WSK Champions. Nel
2014 è diventato pilota ufficiale della Scu-
deria PCR e, come detto, ha centrato una
bella vittoria nella terza gara del campio-
nato Europeo di KFJ, sul circuito svedese
di Kristianstad (Svezia).
Domanda secca. Un bilancio sul
tuo 2014, anno in cui sei diventato
pilota ufficiale della Scuderia PCR,
da privato quale eri negli anni pas-
sati?
“In generale bene, abbiamo dovuto lavora-
re sul materiale e da metà stagione in poi
siamo riusciti ad ottenere un ottimo livel-
lo. Infatti siamo riusciti anche a prenderci
qualche bella soddisfazione anche se ci
sono state gare, in cui a causa di qualche
sfortuna non abbiamo ottenuto buoni
risultati. Però, direi che in generale abbia-
mo trovato un ottima velocità.”
Dal punto di vista della guida e come
maturità, come ti giudichi?
“Come crescita personale credo di aver fat-
to un ottimo miglioramento, rispetto agli
anni scorsi sono riuscito a trovare più con-
tinuità. Mi è mancato di concludere l’anno
con una bella prestazione al mondiale, ma
in generale abbiamo portato a casa tanti bei
risultati e quindi sono soddisfatto dellamia
stagione.”
Il momento “SI”, qual è stato?
“Dopo le prime gare della stagione, in cui
non sono andate molto bene, abbiamo avu-
to un momento di stallo, ma successiva-
mente siamo riusciti a migliorare il mate-
riale, sia i motori sia il telaio e abbiamo
ottenuto dei bei risultati nelle gare di Cam-
pionato Italiano CSAI, con la doppia vitto-
ria ed il successo ottenuto all’Europeo in
Svezia. Nella gara dell’Europeo, in Svezia,
abbiamo raggiunto l’apice, sia io come pilo-
taggio, che come velocità generale.”
Il momento più difficile qual è stato?
“Non difficile, ma infelice, è stata la gara del
Campionato del Mondo, perché potevamo
fare veramente bene. Nelle prove libere
eravamo stati i più veloci e quindi ci aspet-
tavamo qualcosa di più, la sfortuna e qual-
che scelta sbagliata fatta in prefinale non ci
hanno premiati e ci è andata male. Questa
è stata l’unica pecca della stagione, sono
rammaricato perché avevamo un ottima
velocità. Alcune gare può succedere che
manchi la prestazione in termini velocisti-
ci, oppure che nascano male e non si riesca
a tenere il passo. Il mondiale di Essay è sta-
to un peccato perché avevamo anche un
ottima velocità e le potenzialità c’erano tut-
te.”
Sei una delle giovani promesse del
kart italiano, quale sarà il tuo futuro
prossimo, il 2015. Hai già un pro-
gramma di massima?
“Sicuramente il prossimo anno farò un
cambio di categoria e starò sempre con la
Scuderia PCR. Dovremo vedere, perché ci
sono delle evoluzioni sulle categorie, non si
sa se la KF rimarrà o verrà sostituita. Sicu-
ramente continuerò il mio percorso nel kart
ancora una stagione, poi si vedrà nel futu-
ro.”
Hai appena terminato il Supercorso
Federale, nel quale sei stato inserito
come uno dei migliori kartisti italia-
ni, assieme ad Albanese, Bertonelli e
Cutrupi. Com’è andato?
“E’ stata una bella soddisfazione e anche un
bel riconoscimento, sono rientrato tra i
quattro più talentuosi attualmente. E’ sta-
ta una bella esperienza soprattutto per la
mia poca conoscenza delle monoposto. Ho
dimostrato che posso andare bene anche
con lemonoposto emi fa piacere cha abbia-
no apprezzato la mia stagione kartistica.
Proprio per la stagione svolta, vorrei rin-
graziare la PCR per avermi dato la possibi-
lità di lavorare in un team ufficiale e per
avermi coinvolto in questo progetto, nel
quale hanno messo anima e corpo. Ringra-
zio anche i miei familiari chemi hanno sup-
portato in questo percorso e che mi hanno
dato una mano ad andare avanti.”