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BLANCPAIN GT
MARCO BONANOMI
PILOTI AUDI LIBERI
DI CORRERE OVUNQUE
Bonanomi non è nuovo a gare nel GT:
“Dopo la bella esperienza nel campionato
tricolore del 2010 e 2011, nel 2012 ho
disputato quattro eventi del Blancpain
Endurance per il team WRT, tra questi la
24 Ore di Spa e anche la 24 Ore di Zolder
però fuori dal campionato, poi lo scorso
anno con una Porsche ho partecipato nuo-
vamente alla maratona di Spa”. Vi chiede-
rete come sia possibile che un pilota Audi
possa guidare anche una Porsche. Ecco la
risposta: “C’è molta libertà per noi piloti di
Ingolstadt. Se abbiamo delle opportunità,
possiamo chiedere una deroga, e solita-
mente non veniamo bloccati. E’ importan-
te anche per loro che noi piloti ci teniamo
in allenamento gareggiando da qualche
parte. Per esempio, Albuquerque con Jota
è stato tra i protagonisti dell’ELMS mentre
i vari Duval, Jarvis e prima ancora Tre-
luyer, hanno corso e vinto con marchi
diversi come Toyota o Nissan nel Super GT
giapponese”.
SEMPRE IN PISTA
CON L’AUDI LMP1
Bonanomi non nasconde che dopo il ritiro
di Tom Kristensen, un pensierino di veder-
si promosso a pilota ufficiale Audi per il
WEC lo ha fatto: “Ci ho sperato francamen-
te. Si parlava di Button, se fosse uscito dal
mondiale F.1, ma in realtà il sedile di Tom
ce lo siamo giocati io e Jarvis. Alla fine però,
hanno scelto lui e non so perché. Peccato,
ma non mi arrendo, prima o poi riuscirò a
partecipare all’intero campionatoWEC con
l’Audi. Per fortuna, grazie a ISR, avrò
un’annata estremamente piena con i due
campionati Blancpain, i tanti test con l’Au-
di LMP1 e le due gare WEC di Spa e Le
Mans con la terza R18 e-quattro tron”.
In ogni caso, l’impegno con la LMP1 sarà
sempre pressante e le giornate di test
saranno tantissime: “Mediamente sono
una cinquantina e per fortuna, a parte for-
se due giorni, non andranno a coincidere
con le gare Blancpain. Quest’anno ci sono
tante cose nuove, almeno il 50 per cento
dellamacchina è diverso, tanti sistemi sono
stati migliorati e poi dopo Le Mans inizie-
rà il grosso lavoro sulla LMP1 del 2016,
anno in cui cambieranno i regolamenti e
quindi avremo un prototipo radicalmente
diverso. E’ sempre eccitante svolgere que-
sto tipo di test, un lavoro oscuro, ma grati-
ficante. Come quando nel 2013 non ho mai
corso, ma fatto solo prove private concen-
trandomi sullo sviluppo delle gomme
Michelin più strette di cinque centimetri.
Non è stato semplice, l’impronta a terra
modificava decisamente il comportamento
della vettura, ma dovevamo trovare le stes-
se performance precedenti e alla fine ci sia-
mo riusciti”.
ATTESO IL RISCATTO
ATTENTA TOYOTA!
La sconfitta subìta dalla Toyota nel WEC
2014 pesa ancora in casa Audi e l’aria…
“Non è molto buona, ma ci ha salvato la 24
Ore di Le Mans dove abbiamo fatto la dif-
ferenza grazie alla capacità e all’esperienza
della squadra che sa come intervenire in
ogni situazione e ai piccoli dettagli che
magari possono sembrare insignificanti,
ma alla bandiera a scacchi hanno fatto la
differenza. Sapevamo che la Toyota era più
veloce e che l’affidabilità era cresciuta,
quindi il loro successo nel WEC un po’ ce lo
aspettavamo. Noi abbiamo l’handicap del
sistema ibrido, perdiamo troppa potenza in
uscita di curva, a salvarci in alcune occasio-
ni è stata l’ottima aerodinamica low dow-
nforce che sulle pistemisto-veloci ci ha aiu-
tato parecchio. Ma sui circuiti tutto frena-
ta e accelerazione, che poi sono la maggio-
ranza nel calendario del WEC, soffriamo.