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NASCAR
Il punto
Marco Cortesi
Si è chiusa nel segno di Kevin Harvick la prima parte del 2015
targato NASCAR Sprint Cup Series. Il californiano, campione in
carica, ha ripreso da dove aveva lasciato al termine del 2014,
ed è stato un vero e proprio mattatore: da sette corse, in gara
non scende oltre la seconda posizione, e ha vinto due delle
prime quattro gare della stagione. Se l'anno scorso però una
serie di problemi di adattamento con un team nuovo, costruito
attorno a lui, aveva portato a guai e ritiri, stavolta ci si prepara
a vederlo dominare dall'inizio alla fine. Considerato anche l'im-
prevedibile formato di campionato, non sarà così facile pun-
tare al raddoppio, ma le fondamenta sono state gettate: così
stando le cose, sembra di vedere il Jimmie Johnson dei titoli a
ripetizione. Purtroppo per il pluricampione e per tutto lo squa-
drone di Rick Hendrick, qualcosa sembra invece ancora man-
care, principalmente a livello di set-up. Continuano infatti a
ripresentarsi le forature che avevano devastato l'annata pre-
cedente e, anche se Johnson, Gordon e compagnia sono sem-
pre vicini alla leadership, non si vede ancora il potenziale per il
balzo decisivo. Anche ad Atlanta, dove Johnson è riuscito a
prevalere, si è vista più una debolezza di Harvick sui long run,
dovuta alla grande abrasività della pista sulle gomme, che una
vera superiorità della numero 48. A preoccupare anche di più
Harvick è Joey Logano. L'ex baby prodigio, diventato final-
mente una fulgida realtà, ha vinto Daytona e sembra poter
competere ad armi pari con Harvick sia in qualifica che nelle
prime fasi di gara. Dopo la sua grande apertura di stagione, si
è trovato però in difficoltà nel riproporre il passo che ha nei
primi giri anche nelle fasi finali. Insieme al team Penske, dovrà
lavorare al meglio sugli "aggiustamenti" concessi per modifi-
care la vettura in corsa. In primis la novità, introdotta que-
st'anno, della barra Panhard regolabile dall'interno dell'abita-
colo. A Las Vegas e Phoenix si sono visti altri nomi mettere in
crisi i "soliti" protagonisti. Martin Truex Jr è emerso alla grande
col team Furniture Row, mentre Ryan Newman ha dimostrato
di non aver dimenticato la costanza con cui aveva lottato per il
titolo lo scorso anno. Anche AJ Allmendinger, col minuscolo
team JTG ha sorpreso, ed è tuttora al quinto posto in gradua-
toria. Con il ritorno dopo i problemi legali, si è poi ritrovato in
Kurt Busch un sicuro protagonista: in Arizona è stato subito
della partita. Mentre le Toyota stentano. Il trio Edwards-Ham-
lin-Kenseth in casa Gibbs, orfano di Kyle Busch infortunato, non
è al livello atteso. Invece, in casa Ford, appare sempre più
grave ed evidente la crisi del Roush Fenway Racing.
Pit stop sulla vettura
di David Ragan
Tony
Stewart