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Cadono i musi
ma non le teste
Il tema dell’inizio della stagione ha riguardato l’adozione del musetto
con sgancio CIK-FIA. La denominazione ufficiale del sistema è “Front fai-
ring mounting kit”. Si trattava di un sistema di fissaggio del musetto an-
teriore che fa scivolare il musetto rasoterra in seguito ad un contatto,
(vedi spinta). Ai piloti che giungevano al traguardo con il musetto raso-
terra venivano aggiunti 30” al tempo finale. In alternativa il pilota si po-
teva fermare per ripristinare il muso, nella posizione corretta (Up). Il
sistema ha fatto calare in modo vertiginoso spinte “anonime” al via e
incidenti pretestuosi all’ultima curva. L’aspetto meno favorevole ha ri-
guardato la possibilità che, una volta caduto, il musetto poteva finire
sotto il telaio o, peggio, innescare pericolose catapulte. Così la CIK ha
deciso, dopo la prima e controversa fase di utilizzo, di sospenderne
l’uso a tempo indeterminato, sino a che non verrà migliorata la funzio-
nalità dello stesso. Viene da domandarsi una cosa. Nel 2014 tale si-
stema “Front fairing mounting kit” venne adottato dalla categoria CIK
Academy, mostrando gli stessi pregi e difetti di cui abbiamo parlato.
Per quale motivo nessuno in CIK-FIA si è preoccupato di risolvere i pro-
blemi e consegnare ai piloti e team un sistema funzionante sicuro?
Noi, come sempre, non ci nascondiamo e sosteniamo il “musetto che
cade”, o meglio, la filosofia del sistema. Con questo strumento si sal-
vaguarda lo spettacolo (i piloti sorpassano in modo limpido), la sicu-
rezza (la prima curva non si trasforma in un demolition derby) e il karting,
nel suo piccolo lavora attivamente per costruire messaggi positivi. E’
vero, però, che le solite approssimazioni di certe istituzioni fanno di
idee dal potenziale costruttivo, dei boomerang.
POST SCRIPTUM: Vogliamo ricordare che questo sistema di sgancio
del musetto fu sostenuto da Michael Schumacher, il quale prese parte
a tutte le riunioni tecniche per definirne il progetto e ne portò avanti lo
sviluppo, sino al suo tragico infortunio.Schumacher, con la sua metico-
losità, lo avrebbe portato al perfetto funzionamento. Speriamo che la
CIK voglia rendere il giusto merito a Schumi, chiudendo il cerchio e ri-
mediando ad un lavoro non concluso.
KF –
C’è il monopolio
di Basz e Nielsen
Il faccia a faccia che si protrae da inizio stagione coinvolge
due giovani dal futuro certo nel karting, Nicklas Nielsen e
Karol Basz. I due sono “vecchi” per il salto in monoposto, es-
sendo entrambi poco più che diciottenni. Corrono a colori in-
vertiti rispetto alla passata stagione, Baz dalla Tony Kart è
passato alla corte di Olivier Marechal, con il colori Kosmic Ra-
cing Kart. Nielsen ha percorso la strada inversa, da Kosmic a
Tony Kart. Questo scorcio di stagione è stato tutto loro, si
sono spartiti le vittorie in modo equilibrato. Nielsen ha vinto
la WSK Champions Cup, torneo disputato al meglio delle due
gare sul circuito La Conca. Lo stesso danese si è poi imposto
nella gara internazionale Winter Cup, battendo i britannici
Mark Litchfield (CRG-Parilla) e Oliver Hodgeson (Kosmic-Tm)
e l’italiano Tiene (CRG-Parilla). All’Adria Karting Speedway,
Basz ha confermato di non temere rivali, vincendo, a distanza
di una settimana, la gara “secca” Gold Cup e la prova d’aper-
tura della Super Master Series, entrambe targate WSK. In en-
trambe le gare, guarda caso, il rivale del polacco è stato
Nielsen, sempre secondo.
La seconda prova della Super Master corsasi il 22 marzo alla
7 Laghi di Castelletto sotto una pioggia battente, l’ha domi-
nata Basz, precedendo l’italiano Viganò (Top Kart-Iame) e
Nielsen. Per ora hanno deluso le attese piloti navigati del ca-
libro dell’ex iridato Tom Joyner (Zanardi-Parilla-Vega), Pedro
Hiltbrand (CRG-Parilla), Ben Hanley (Croc Promotion-Tm) e
Felice Tiene, anche lui protagonista nelle passate stagioni di
ottime prestazioni, ma al momento inconsistente. Qualche
fiammata, in forma di podii, è stata concessa a Van Leeuwen
(Crg-Tm), Armstrong (Tony Kart-Vortex), Verschoor (Exprit-
Vortex). Lorenzo Travisanutto e Leonardo Lorandi stanno lot-
tando per emergere nella mischia alla loro prima stagione in
KF.
KFJ –
Novalak fa
infuriare Sargeant
Il talento non manca in questa categoria, purtroppo la bandiera
vicino ai nomi da tenersi a mente, non è mai il tricolore. Parte
fortissimo il danese Christian Lundgaard (Tony Kart-Vortex),
che vince la prima prova della Champions Cup a La Conca, la
Winter Cup a Lonato e la Gold Cup WSK ad Adria. Non scherza
affatto neanche lo statunitense Logan Sargeant (FA Kart-Vor-
tex), vincitore della seconda prova alla WSK Champions e vin-
citore del trofeo assoluto. Dalla prova di apertura della Super
Master di Adria si impone all’attenzione il britannico Clement
Novalak, primo in entrambe le gare sin qui disputate (Adria e
7 Laghi).
Novalak alla 7 Laghi apre un confronto con Sargeant, risoltosi
sul finale con una durissima chiusura in pieno rettilineo che
manda in bestia l’americanino. Gli italiani Abrusci e Colombo si
stanno facendo le ossa, al primo anno di esperienza in KFJ, ed
è oportuno dar loro tempo. Entrambi stanno lavorando e lot-
tando e potrebbero fare molto bene già verso la fine della sta-
gione.