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FORMULA 1

Anteprima Shanghai

Dopo una stagione 2014 al di sotto delle aspettative, nella

quale è emersa in ogni caso la capacità di reagire e di ridurre

il gap dalla Mercedes, la Red Bull sta vivendo un altro inizio

alquanto disastroso a causa dei problemi della power-unit

Renault, ma non solo. A farsi portavoce di questo malcon-

tento è Helmut Marko, il quale non esclude diversi scenari

per il futuro

Relativamente alla competitività della power-unit Re-

nault che equipaggia la Red Bull, a che punto vi tro-

vate in questo momento?

“Siamo decisamente indietro rispetto allaMercedes, la quale

sta dominando in maniera netta. I motori attuali sono delle

unità abbastanza complesse che prevedono diverse compo-

nenti quali il propulsore a combustione interna, quello ibrido,

laMGU-K (Motor Generator Unit-Kinetic) e laMGU-H (Motor

Generator Unit-Heat). La chiave del successo consiste nel tro-

vare il miglior compromesso da questo insieme di compo-

nenti e chiaramente è il caso della Mercedes. Poiché il

regolamento è abbastanza restrittivo, è possibile apportare

le dovute modifiche solo in maniera limitata. Ciò rende molto

difficile, se non impossibile, poter recuperare terreno dagli

avversari”.

Ciò vale solo per il 2015 o finché le regole non cambie-

ranno nuovamente?

“Questa situazione durerà fino a quando le regole non cam-

bieranno di nuovo. Quando ti ritrovi a vivere un weekend di-

sastroso come quello di Melbourne, è normale trarre

conclusioni frettolose circa la propria competitività. E il wee-

kend della Malesia non è stato da meno. Al momento ci

siamo resi conto che sia noi sia la Renault abbiamo com-

messo degli errori, per lo più frutto delle diverse culture

aziendali. Considerando la staticità dei regolamenti e i limiti

delle prove al banco in sede, la situazione è quella vista nelle

ultime due gare. Come e quando potremo migliorare, se in

questa stagione o nella prossima, non è ancora chiaro”.

Pensa che leminacceda partedella Renault di lasciare la

Formula 1 siano veritiere?

“La Renault sta investendo molto denaro su questa power-

unit. Non quanto la Mercedes, comunque in maniera signifi-

cativa. Inoltre, devono far fronte ad un problema che li

accomuna con noi, ovvero il riscontro dal punto di vista eco-

nomico che l'impegno in Formula 1 deve garantire. La Re-

nault, non essendo impegnata in prima persona, ma solo

come fornitore, ha maggiori difficoltà dal punto di vista del

marketing. Da ciò nascono le voci circa una eventuale acqui-

sizione della Toro Rosso o semplicemente sull'adozione di

una livrea con i loro colori per aver un miglior riscontro a li-

vello di immagine. Non mi sento di escludere tale eventua-

lità qualora le cifre dovessero corrispondere”.

Se la Toro Rosso dovesse adottare i colori della Renault,

cosa significherebbe per la Red Bull?

“Uno scenario del genere potrebbe prendere corpo senza in-

taccare la relazione tra Red Bull e Toro Rosso. L'organico

della Red Bull è più elevato e al contempo sofisticato. Senza

il know-how della Casa madre, la Toro Rosso ne pagherebbe

in termini di competitività. Pertanto, come ho appena affer-

mato, l'affiatamento tra le nostre due squadre è di fonda-

mentale importanza affinché si verifichi tale scenario”.

Secondo alcuni rumors l'Audi ha già messo a punto una

power-unit e sta solo aspettando che la RedBull si renda

disponibile sul mercato. E' così?

“Rispondo ribadendo quanto già dichiarato da Dietrich Ma-

teschitz: non ci sono trattative in corso e non siamo in ven-

dita. La cifra di trecento milioni quale prezzo per acquistare

la Red Bull è solo una voce campata in aria che sta circolando

da un po' di tempo a questa parte”.

Inogni casonon state considerando lapossibilitàdi cam-

biare motorista?

“Abbiamo un contratto con la Renault fino alla fine del 2016.

Un potenziale nuovo costruttore quale l'Audi dovrà sicura-

mente aspettare la pubblicazione del regolamento 2017

prima di valutare un eventuale ingresso in Formula 1 e ciò

non avverrà prima del prossimo anno. Inoltre bisogna consi-

derare le dovute tempistiche, immagino un paio di anni, per

sviluppare e mettere a punto una power-unit competitiva”.

Quantoè ipotizzabile che laRedBull possaavvalersi di un

nuovo costruttore per la fornitura della power-unit?

“Innanzitutto ci tengo a precisare che non stiamo valutando

la possibilità di sviluppare una nostra power-unit. Il nostro

obiettivo è quello di realizzare un telaio competitivo ed avere

la migliore organizzazione possibile. La nostra priorità è ri-

tornare a vincere con la Renault. Se ciò non dovesse verifi-

carsi, penso che sarebbe normale cercare delle alternative”.

La Red Bull ha vissuto un lustro di grandi successi con la

Renault, culminati con la vittoria di otto titoli in quattro

anni. Una stagione al di sotto delle aspettative può di-

struggere unmatrimonio così felice?

“Con la Renault abbiamo conquistato tanti successi in cin-

que anni, quindi non ci aspettavamo di vivere un 2014 pieno

di problematiche. Nonostante il ritardo dalla Mercedes,

siamo stati l'unica squadra a vincere delle gare e durante la

stagione le nostre performance sono migliorate costante-

mente. La vera delusione è l'inizio di questo 2015. Al mo-

mento ci troviamo al sesto posto tra i costruttori, preceduti

anche dal nostro team satellite. Naturalmente questo è un

campanello d'allarme per la Renault e ci hanno promesso un

consistente miglioramento delle prestazioni nel corso del-

l'anno”.

Quali sono le aspettative per la stagione in corso e gli

obiettivi minimi che vi siete prefissati?

“Red Bull terza tra i costruttori, Toro Rosso quinta. Conside-

rando le problematiche emerse finora e gli handicap impo-

sti dal regolamento, posso dire che si tratta di un obiettivo

ragionevole per questa stagione. Di sicuro non per il medio-

termine”.