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L’editoriale

4

di Massimo Costa

ROSBERG LE PRENDE INPISTA

E IN CONFERENZA STAMPA

Chi è il cattivo tra Lewis Hamilton e Nico Rosberg? Il ragazzo pieno

di tatuaggi, con al collo le orribili collane d’oro da rapper e una vita

sentimentale quanto mai turbolenta, che sogna un giorno di diven-

tare cantante, o il golden boy della porta accanto, il bel biondino che

tanto ricorda Leonardo Di Caprio, felicemente sposato e in attesa di

un bimbo, che parla cinque lingue, che fa della gentilezza il suo modo

di essere, ma la cui vita privata non ha nulla da dire? Contrariamente

alle apparenze, mi vien da dire che è Rosberg quello cattivello, che

in pista ha fatto il furbo in maniera scomposta a Monte Carlo (ma

non si saprà mai la verità di come andò quel dritto in qualifica) e Spa,

che ora sembra la cattiva copia del pilota visto in pista nel 2014. I

casi sono due e non si scappa: o Hamilton è cresciuto ancora di più

pescando nel suo infinito pozzo di talento o Rosberg anziché com-

piere quel passetto in avanti che aveva promesso di fare nel corso

dell’inverno per raggiungere l’odiato compagno di squadra, si è in re-

altà bloccato, avendo già trovato il suo limite e non trovando più

nulla nel suo personale pozzo. Non si spiega altrimenti la sua uscita

fuori controllo in conferenza stampa a Shanghai, al termine del Gran

Premio. Una filippica senza senso contro Hamilton, reo di averlo ral-

lentato volutamente per rovinargli la strategia permettendo a Seba-

stian Vettel di avvicinarlo. Sentendo quelle parole, Hamilton lo

guardava incredulo e Vettel aveva la faccia di quello che vorrebbe

immediatamente uscire dalla stanza benché non riuscisse a tratte-

nere un malefico sorrisetto. Quando poi Hamilton ha preso in mano

il microfono, ha incenerito Rosberg portando valide motivazioni,

prima tra tutte quella del “potevi sorpassarmi” che ha definitiva-

mente messo KO non solo in pista, ma anche verbalmente, davanti

a tutto il mondo, il confuso pilota tedesco della Mercedes. Va da sé

che Vettel non ne poteva più dal trattenersi dal ridere quando Hamil-

ton ha iniziato la sua requisitoria. Lui del resto se ne intende di com-

pagni più lenti che in Red Bull avevano sempre da dire qualcosa sul

suo operato…