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FORMULA 1
Stoffel Vandoorne
GP CINA
Merc des
Stefano Semeraro
Cronache da un matrimonio che non c'è mai stato, da una coppia
scoppiata prima ancora di diventarlo. Da un reality che racconta il
copione più antico eppure sempre attuale del mondo delle corse:
come essere compagni di squadra e non sopportarsi. Alzi la mano
chi aveva creduto ai dispacci sull'amicizia ricomposta fra Lewis Ha-
milton e Nico Rosberg, sulla pace firmata dopo i veleni e le spor-
tellate dello scorso anno: nessuno? Be', normale. Tempo tre gare
infatti e tutta la bile di Rosberg, che l'anno scorso a metà campio-
nato si era già sentito il Mondiale in tasca, è riemersa più acida che
mai. Va capito, Nicolino: tre Gran Premi e due sberle rimediate dal
compagno con cui vive da separato in casa non sono facili da man-
dare giù. Specie se fanno sorgere il sospetto che Hamilton anche
quest'anno sia superiore, troppo superiore, e capace – in situazioni
normali – di fare il brutto e il cattivo tempo. E magari di strappare
un rinnovo contrattuale faraonico, molto superiore a quello del te-
desco («io non gli darei tutti quei soldi», pare abbia commentato).
La bizzarra
tesi di Rosberg
Rosberg ha iniziato a sputare veleno già sul podio, quando intervi-
stato dal grande EdwinMoses (due ori olimpici sui 400 ostacoli, 122
gare e dieci anni senza una sconfitta fra 1977 e 1987) ha sibilato