Background Image
Previous Page  82 / 88 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 82 / 88 Next Page
Page Background

82

PRODUZIONE

Land Rovery Discovery Sport

La Discovery Sport è una SUV che merita attenzione per non

prendere "lucciole per lanterne".

Ha infatti il nome di un modello noto ma a vederla è davvero

tutta diversa e soprattutto di tutt’altra pasta.

La scocca della nuova Discovery Sport è portante, non c’è più il

telaio a longheroni come sulla Discovery che in fuoristrada è im-

battibile, mentre i posti possono essere sempre cinque o sette.

Attenzione anche al nome Sport: va infatti inteso per chi vive di-

sinvoltamente, non per chi guida sportivamente!

Per essere più chiari, si deve dire che la Discovery Sport è la

nuova generazione della Freelander, a cui verrà rubata la scena

da questo modello un po’ più raffinato nelle forme e concepito

per soddisfare chi cerca versatilità.

Chiarito questo, la Discovery Sport è una SUV con un abitacolo

generoso e un costo interessante, a partire da 35.600 euro.

Lunga 460 centimetri (tre in meno dell’Audi Q5, 10 cm in più

della Freelander) si propone con motori noti, a partire dal diesel

turbo di 2,2 litri da 150 o 190 cavalli che in tema di emissioni non

fa segnare primati, nonostante cambi manuali a sei marce o au-

tomatici a nove.

In tema di trazione si può scegliere tra quella anteriore, quella Ef-

ficient Driveline in grado di gestire automaticamente la coppia

sui due assali e Active Driveline ma solo per le diesel 5 posti.

Come da tradizione per gli ultimi modelli Land Rover è presente

il Terrain Response a quattro programmi: guida in condizioni

standard, erba/neve/ghiaia, fango, sabbia che si seleziona attra-

verso un bilanciere. Per la guida in condizioni difficili c’è il sistema

che misura il guado, l’assistente nelle discese e nelle salite a

basso attrito. La capacità di guado arriva a 600 mm, un buon ri-

sultato che si apprezzerà in caso di allagamenti. Gli angoli di at-

tacco, dosso e uscita sono rispettivamente di 25°, 31°, 21°. L’al-

tezza da terra della meccanica è superiore ai 20 centimetri e

anche questo farà piacere a chi si reca in montagna d’inverno in

quanto riduce il rischio di spanciare e quindi fermarsi.

Per la sicurezza: frenata automatica d’emergenza attiva tra i 5 e

gli 80 km/h; assistente al parcheggio; riconoscimento dei segnali.

Per il comfort: schermo touchscreen da 8 pollici, connessione

wifi, head up display che proietta informazioni sul parabrezza.

Alla guida colpisce per l’ottimo tiro del motore tra i 3000 e i 4000

giri, regime che si riesce a tenere grazie al cambio a nove marce,

accordato come uno stradivari. Il cambio a nove marce ha rap-

porti perfettamente spaziati e presenta pure la possibilità di se-

lezione manuale delle marce attraverso le palette dietro il

volante con passaggi rapidi di taglio sportivo. Il motore ha un

timbro un po’ invadente e molto metallico.

Lo sterzo è un po’ pesante in manovra e ritardato nelle reazione

quando si viaggia. L’assetto è morbido quindi bene per il com-

fort meno per la dinamica di marcia: la Discovery Sport mal di-

gerisce i rapidi cambi di direzione, la coda allarga parecchio e

l’ESP viene chiamato agli straordinari. Ok i freni meno bene la vi-

sibilità soprattutto posteriore ma in soccorso arriva la teleca-

mera. Attenzione quindi: in manovra non ci sono problemi

mentre in movimento si vede poco dietro e di tre quarti.

Il clima è potente, la radio si comanda o con i tasti sul volante o

attraverso lo schema touch screen. Curiosa la disposizione di di-

versi comandi: quelli dei vetri, quelli della telecamera, quelli della

dinamica… per ogni tema c’è un’area dedicata. Non tutto è im-

mediato.

Tutta

un’altra

pasta