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Button è dovuto

scendere dalla sua monoposto

senza poter disputare il Gp

Antonio Caruccio

Anche se con una sola macchina, la McLaren-Honda ha completato la prima

gara degna di questo nome dall’inizio della stagione. La squadra inglese ha in-

fatti dovuto abbandonare ogni velleità di mandare in pista Jenson Button per

la disputa del Gran Premio dopo che in qualifica il campione del mondo 2009

aveva dovuto abbandonare, per la terza volta in due giorni, la sua vettura a

bordo pista. Button ha percorso trentuno giri in totale, una media abbastanza

disastrosa considerando che ha completato senza problemi solo la terza ses-

sione di prove libere. Già venerdì mattina infatti, dopo solo due tornate si è

fermato in curva 1 finendo in testacoda perché tutti i controlli della sua vettura

erano fuori uso. Un problema elettrico che ha spento la vettura e che non ha

più permesso a Button di ripartire. Un inconveniente, dice lui stesso, che si è ri-

petuto analogamente in qualifica, e che gli ha impedito di partire per la gara.

Jenson come Kevin

Nel GP di Australia

Nella seconda sessione del venerdì invece, a fermare nuovamente la MP4-30

numero 22 era stata la power-unit Honda, per un problema al’ERS, che invece

i giapponesi vantavano di aver progredito dopo la tappa cinese. Quello di But-

ton è la seconda mancata partenza della McLaren quest’anno, da quando Kevin

Magnussen non riuscì a schierarsi in Australia. Si è cercato di fare di tutto nel

corso della giornata per permettere a Button di schierarsi. Ben venticinque in-

fatti i particolari cambiati in regime di parco chiuso, ma lo stesso Ron Dennis

ammetterà che “la possibilità che si riproponesse un problema a Jenson era

molto alta. Non eravamo in grado di riverificare il corretto funzionamento dei

sistemi per il poco tempo a disposizione, ed abbiamo quindi deciso di abortire

la gara”.

Alonso sfiora

la zona punti

Una ventata di ottimismo arriva invece dalla gara di Fernando Alonso. L’astu-

riano ha passato agevolmente il taglio del Q1 in qualifica, ed in gara il suo high

light, si fa per dire, è stato sicuramente il sorpasso a Kimi Raikkonen… benché

lui avesse gomme soft nuove e il finlandese era sulle tele con le medie. Alonso

ha comunque corso a testa alta, soffrendo e lottando in posizioni poco nobili

per lui e alla fine l’undicesima piazza, a un pelo dalla zona punti, può definirsi

soddisfacente: “Non eravamo abbastanza veloci per ambire alla Top-10, ma

abbiamo finito la gara e raccolto esperienza importante con la vettura, che è il

nostro obiettivo principale. Tutto è andato per il miglio nella mia metà box,

mentre sfortunatamente Jenson non ha preso il via della gara. Abbiamo biso-

gno di guardare molte cose prima della Spagna ed abbiamo tre settimane per

incrementare la nostra affidabilità e le prestazioni. C’è molta strada da fare, ma

siamo ottimisti”.