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GP BAHRAIN
Ferrari
Gli errori
di Vettel
Due errori del tedesco hanno costretto dapprima la Ferrari a
modificargli la strategia gomme, che doveva essere come quella di
Raikkonen, poi a sostituirgli il musetto danneggiato. Il quinto posto
finale, dopo la gran qualifica, non rispecchia per niente
il potenziale di Seb che poteva anche infastidire Hamilton
Massimo Costa
Questa volta è stato falloso. Ha sbagliato un paio di volte
e la possibilità di vedere due Ferrari sul podio è finita nelle
vie di fuga del circuito di Al Sakhir. Sebastian Vettel era
stato magico in qualifica conquistando la prima fila con un
giro dei suoi, da fenomeno, quelli che ci aveva sempre abi-
tuato. Ma il duello con Nico Rosberg e la voglia di andare
a prendere Lewis Hamilton, lo ha portato ad esagerare.
Prima al 9° giro, arrivando lungo alla prima staccata e facen-
dosi superare dal tedesco della Mercedes. A quel punto, lo
stratega Inaki Rueda ha dovuto modificare i piani per Vet-
tel, che erano gli stessi di Kimi Raikkonen: partenza con le
soft, poi gomme medie e infine di nuovo soft per la volata
finale. Esattamente il contrario programmato dalla Merce-
des. L’idea era valida e se Vettel avesse fatto tutto bene, si-
curamente Lewis Hamilton si sarebbe dovuto preoccupare
non poco. Ma Seb nel primo cambio pneumatici anziché le
medie ha dovuto rimontare un treno di gomme morbide
che non hanno funzionato a dovere a confronto delle due
Mercedes. Poi, l’errore finale, mentre tentava di resistere a
Rosberg dopo il secondo pit (per due volte Vettel è tor-
nato in pista davanti a Nico) e con le medie è volato fuori
alla curva finale al 35° passaggio danneggiando l’ala ante-
riore. Quindi, si è dovuto nuovamente fermare ritrovandosi
in posizioni che gli avranno ricordato la stagione buia del
2014 in Red Bull. Ha recuperato e raggiunto Valtteri Bottas,
quarto, ma la potenza del motore Mercedes e la bella guida
del finlandese gli ha impedito ogni tentativo serio di sor-
passo. Vettel non ha accampato scuse, freni o quant’altro
mal funzionanti, dicendo chiaramente che ha sbagliato e
che non era giornata. Maurizio Arrivabene, certamente di-
spiaciuto, ha però sottolineato che anche Vettel è un es-
sere umano e quindi sottoposto a errori. Speriamo soltanto
che i gettoni li abbia spesi tutti in Bahrain…