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FORMULA E
Gara a Monte-Carlo
Massimo Costa
La gara più attesa, quella dello sbarco in Europa dopo aver gi-
rovagato mezzo mondo, quella che si è disputata sul tracciato
cittadino (accorciato) che ospita da sempre la F.1, ovvero
Monte-Carlo, paradossalmente è stata quella più noiosa. La
conformazione del circuito monegasco, con curve veloci e non
a 90° come erano disegnate le piste realizzate fino ad ora per
la Formula E a Pechino, Putrajava, Punta del Este, Buenos
Aires, Miami e Long Beach, ha di fatto cancellato i sorpassi,
fino ad ora la positiva prerogativa della serie. E il paragone con
le monoposto che abitualmente vediamo impegnate nel Prin-
cipato di Monaco, F.1, GP2, Renault 3.5, è stato impietoso per
la Formula E, drammaticamente lenta, cosa che tra i muretti
degli altri tracciati cittadini quasi non si notava. Eppure, le tri-
bune erano piene nonostante la concomitanza con il sabato
della F.1 in Spagna. Certo, l’ingresso gratis ha favorito una gita
a Monte-Carlo, complice la splendida giornata di sole, ma l’im-
patto con i fans è stato positivo e quindi non vi dovrebbero es-
sere timori per il prossimo appuntamento di Berlino, il 23
maggio, che coincide con la F.1 proprio a Monaco. Le capacità
di promozione della Formula E da parte degli organizzatori
della serie sono state veramente eccezionali nel corso della sta-
gione, ci sentiamo di affermare che mai una categoria che non
risponda al nome F.1 ha avuto così tanta attenzione, così tanti
invitati stellari, come per esempio accaduto a Long Beach con
gli attori Adrien Brody (presente anche nel Principato) e Leo-
nardo Di Caprio, pur coinvolto nella squadra Venturi.
Di Grassi e Piquet
tra accuse e fair play
La settima prova del campionato ha proposto al vertice i soliti
nomi, segno di una ormai trovata stabilità nelle prestazioni da
parte dei team e dei piloti. Sebastien Buemi si è imposto con
autorità in qualifica e in gara, gestendo bene ogni delicato mo-
mento, compreso quello del cambio vettura. E diventa il primo
pilota ad aver vinto due gare. Lucas Di Grassi, sempre ombra
alle sue spalle, dopo aver tentato un attacco, ha dovuto con-
centrarsi sulla carica della batteria e su Nelson Piquet, che lo ha
Alguersuari subito vittima
alla prima staccata dopo il via
Il principe Alberto con
l'organizzatore della Formula E, Agag