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GP2

Gare a Monaco

Massimo Costa

Photo 4

Vincere consecutivamente le prime tre main race della stagione

è tanta roba. Stoffel Vandoorne ci è riuscito annientando una

volta di più la concorrenza. Evaporato Raffaele Marciello, sva-

niti Alex Lynn e Pierre Gasly di cui si sono perse le tracce e che

dovevano essere i suoi avversari in campionato, invisibile la sor-

presa Rio Haryanto che aveva avuto l’ardire di essere secondo

in graduatoria generale, il belga vice campione 2014 e Junior

McLaren a Monte-Carlo ha consolidato la propria leadership in

campionato ed è sempre più solo in classifica. Ora il suo primo

inseguitore è Alexander Rossi, americano della Racing Engi-

neering dalla lunga carriera nelle formule, a un passo dal de-

butto in F.1 con la Marussia lo scorso anno e prima ancora

Junior Caterham. Ma non sembra rappresentare una grossa

minaccia per Vandoorne il californiano di origini italiane, spesso

veloce, ma noto per mancare di costanza nelle prestazioni. Sarà

curioso vedere se Vandoorne saprà mantenersi su questi livelli

per tutta la stagione. Sembra che nei test che la F.1 effettuerà

a Spielberg dopo il Gran Premio, la McLaren gli farà provare

per una giornata la MP4/30 che proprio lui portò al debutto

(sfortunato, solo uno-due giri) lo scorso anno ad Abu Dhabi.

Il rischio di Marciello

il buon passo di Pic

AMonaco, Vandoorne non era stato ficcante in una qualifica con-

dizionata dalla pioggia, ma in gara ha fatto la differenza. Lui e la

ART hanno deciso per le gomme soft nella prima parte della gara,

Marciello che partiva davanti a lui ha optato per le super soft, che

ha dovuto sostituire dopo una manciata di giri. Strategia rischiosa

quella Trident perché a Monaco nei primi giri una safety-car ca-

pita spesso e così è accaduto. Le possibilità di ritrovarsi davanti

a tutti dopo che gli avversari avevano completato il cambio

gomme a metà gara (più o meno) è svanito in fretta, tra l’altro

Marciello si era ritrovato dietro a Pic che aveva scelto la sua stessa

strategia, gli partiva dietro e si era fermato un giro dopo. Qual-

cosa non aveva funzionato fin da subito dunque, gli eventi esterni

hanno fatto il resto. In ogni caso, Vandoorne ha spinto sempre

forte, probabilmente si sarebbe ritrovato davanti a Marciello, ma

forse non a Pic che era più rapido sul passo gara. E difatti il fran-

cese ha concluso quarto a 17”813 dal vincitore, l’italiano del Fer-

Sul podio di gara 2

Marciello

Bel terzo posto

di Canamasas in gara 1

Alexander Rossi

secondo in campionato