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gara in pratica non ho potuto effettuare il
mio stint per via della rottura del differen-
ziale. Forse, non sarei riuscito a correre per
un'ora intera, così ho deciso di fermarmi
anche per il Paul Ricard”.
Come ti senti adesso? Qual'è il percorso
di recupero?
“Ora mi sento abbastanza bene, ma sarà
una sfida. I medici mi dicono che una per-
sona normale avrebbe bisogno di 4-5 mesi
per guarire al cento per cento. Però sto
cercando di forzare i tempi, facendo molta
fisioterapia, per puntare ad essere al via
della 24 Ore di Spa-Francorchamps”.
Un peccato tutta questa sfortuna, consi-
derando i presupposti del campionato...
“Sì, il campionato è ottimo, sia dal punto
di vista sportivo per team e piloti coin-
volti, sia per gli aspetti legati alla promo-
zione e al budget, con la possibilità di
dividere i costi tra tre piloti. Probabil-
mente anche per quello ha più successo
della serie sprint... Poi, tra le vetture che
ho guidato finora forse l'Audi R8 è la più
completa, che può essere performante
su tutti i tipi di pista e rappresenta il mi-
glior pacchetto generale”.
Pensi di riuscire ad essere al via di Spa?
“Non penso sarà facile, dato che la se-
conda macchina di ISR potrebbe non cor-
rere più questa stagione, e Spa è per
definizione la gara che tutti vogliono fare.
Proverò con tutte le mie forze a rimettermi
in forma e a trovare un posto al via, altri-
menti inizierò già da subito a prepararmi
per il 2016”.
Quali sono i tuoi obiettivi nel medio ter-
mine?
“L’obiettivo è puntare ai prototipi con
un programma in LMP2. Sono belle
macchine, che danno tanta soddisfa-
zione e sarebbe un po' come tornare un
po' alle origini verso uno stile di guida
simile a quello di una formula. Anche se
comunque si tratta di budget di un
certo peso, la categoria è in fermento e
c'è molta attività”.