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MOTO GP

Gara a Misano

Lorenzo ko

Rossi si consola

Giro 18: Marquez sta perdendo un po' di terreno sulle due Ya-

maha. Rientra ai box, riparte con le slick. Lorenzo e Rossi hanno

le gomme wet alla frutta, ma temporeggiano, lasciando per

strada tantissimi secondi. Il maiorchino ai box va alla 20esima

tornata, Rossi alla 21esima. Troppo tardi. E per Lorenzo l'epi-

logo si è consumato poco dopo. Una spettacolare scivolata alla

curva 16 lo ha messo ko, per giunta con qualche dolore alla

mano. «Mi dispiace per la squadra, ma sto bene», ha poi rassi-

curato il maiorchino, che sabato aveva spadroneggiato mar-

cando la pole. Un errore clamoroso il suo, che ha consentito a

Valentino di guardare positivamente il quinto posto ottenuto

nella sua tappa di casa. Alla viglia sarebbe stata una delusione,

e ora significa aver raccolto altre 11 lunghezze nel Mondiale por-

tandosi a quota 247, mentre il compagno-rivale è rimasto fermo

a 224. «Mi dispiace aver mancato il podio, ma per il campionato

va bene lo stesso», ha commentato filosofico il Dottore.

Smith, Redding e

Baz fanno l'impresa

Ad affiancare Marquez nella festa sul podio, di fronte a ben 92

mila spettatori, sono stati così due nomi a sorpresa: Bradley

Smith e Scott Redding. L'alfiere Tech 3 ha giocato d'azzardo, ri-

nunciando al cambio moto. E infatti, con l'arrivo dell'acqua, si

era ritrovato a navigare persino in 21esima piazza. Ma ha tenuto

duro, senza sbagliare, e quando il circuito ha ripreso ad asciu-

garsi, è salito fino ad una seconda posizione strepitosa. «Non

mentirò. Avevo mancato il momento buono per la sosta, allora

ho deciso di andare avanti. La fortuna premia il coraggio», ha

raccontato un incredulo Smith. Dietro di lui il connazionale Red-

ding, che al sesto giro, tradito dalle prime gocce, era addirittura

scivolato. Ma, con un pizzico di buona sorte, il portacolori del

team Marc VDS ha potuto effettuare il “bike swap” quando era

più necessario. «Non avevo più nulla da perdere», ha ammesso.

E alla fine, forte di una RC213V nettamente superiore, ha strap-

pato la terza posizione ad uno stoico Loris Baz. Il francese ha

sfiorato un risultato leggendario in sella alla Yamaha Forward,

schierata da una scuderia in crisi nera. Il quarto è comunque da

applausi, perché nessuno si era mai spinto tanto in alto con una

moto Open. Come non accadeva dal lontanissimo 1979 (GP del

Venezuela, con Barry Sheene e Tom Herron) di vedere due ban-

diere britanniche innalzate sul podio della top class.

Petrucci il migliore

sfortunati Pirro e De Angelis

Eroe di Silverstone, Danilo Petrucci ha proseguito il periodo

magico giungendo, sesto, capofila della pattuglia Ducati da-

vanti agli ufficiali Andrea Iannone e Andrea Dovizioso. Anoni-

mato totale per Dani Pedrosa, soltanto nono, poco a suo agio

con l'umido. Un vecchio difetto che sembrava superato. Nelle

retrovie, Alvaro Bautista ha portato un altro punto all'Aprilia. Al

traguardo anche il comasco Claudio Corti (Forward), 20esimo.

Grande sfortuna invece per Michele Pirro e Alex De Angelis. Il

pugliese, tester Ducati schierato come wild-card, di fatto è

stato subito tagliato fuori da un problema tecnico sulla moto

da asciutto. Peccato, perché in qualifica era stato autore di una

fantastica quinta posizione. Il sammarinese dello IodaRacing,

purtroppo, è stato travolto dalla Desmosedici di Yonny Her-

nandez, volando malamente a terra.

La gioia di Smith e Redding sul podio con Marquez

Niente da fare

per Lorenzo

a lungo in testa