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FORMULA 1
Anteprima Singapore
Stefano Semeraro
Per Bernie Ecclestone è già fatta. Non que-
st'anno, ma prima o poi, inevitabilmente, succe-
derà. «Quest'anno Vettel dovrà soffrire, ma il suo
destino è diventare campione del mondo con la
Ferrari Quando ha lasciato la Red Bull era preoc-
cupato, perché ha vinto quattro titoli, ma io gli ho
suggerito che è meglio lottare per una squadra
che punta in alto piuttosto che per una che lotta
per rimanerci».
E se lo dice Bernie... Un altro mattoncino verso
una Rossa da titolo intanto è arrivato con la con-
ferma di James Allison, di cui Maranello ha annun-
ciato il prolungamento del contratto fino al 2018.
Conferma anche per il rapporto con la Shell, altri
cinque anni di collaborazione, e queste sono tutte
buone notizie, visto che, come sostiene giusta-
mente Maurizio Arrivabene, «firmare questi con-
tratti è un segno di stabilità».
Davanti alle Rosse ora però c'è l'immediato e il
quotidiano, sotto forma del circuito di Singapore,
il tracciato cittadino inaugurato nel 2008 dove si
corre in notturna. Nella Monte-Carlo d'Oriente,
come è stata ribattezzata, conta molto l'aerodi-
namica, ancora più che la potenza pura. Le Mer-
cedes partono comunque favorite ma la Ferrari
potrebbe non essere poi così distante, e le Red
Bull sognano di inserirsi in qualche modo nella
lotta al vertice. La Pirelli porterà gomme soft e su-
persoft, quelle che assicurano più grip e un en-
trata rapida in temperatura. «Visto che si corre in
notturna a Singapore bisogna sempre fare i conti
con una variazione non usuale delle temperature
della pista», dice Paul Hembery, responsabile del
gommista italiano. «Inoltre serve attenzione con i
consumi di carburante, e l'alta probabilità che
entri una safety-car aumenta ulteriormente le va-
riabili in gioco». Attendiamoci quindi una gara
dove le strategia conteranno molto. Singapore è
il circuito con più curve di tutto il Mondiale (23) e
questo è un elemento ulteriore di stress per le
gomme. Aggiungeteci una umidità del'80 per
cento, le due ore di gara e la lentezza del tempo
sul giro (solo Monaco è più lento) che comporta
ulteriori problemi di raffreddamento, e capirete
come il tracciato orientale richieda un grande
sforzo non solo alle vetture ma anche ai piloti. Fra
l'altro quest'anno si aggiunge un allarme inquina-
mento particolarmente preoccupante, visto che
di recente gli incendi nelle foreste in Indonesia
hanno reso l'aria nel cielo sopra Singapore “molto
malsana” secondo le autorità locali. Ciò potrebbe
provocare anche problemi di visibilità e di salute
per gli spettatori. «Siamo pronti a diversi scenari
di emergenza», hanno ammesso gli organizzatori.
Che il vero nemico di Hamilton sia il grigio dello
smog, prima ancora che il rosso della Ferrari?