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MONDIALE RALLY
Australia
Guido Rancati
Per lui il secondo non è “chiù bello ancora”. E il terzo non vale il
secondo: “Vincere il primo titolo regala emozioni uniche, rappre-
senta il raggiungimento di un traguardo per il quale uno si è bat-
tuto tanto e la consacrazione. Anche vincere il secondo è
ovviamente bello perché sta a dimostrare che il primo non lo si era
ottenuto per caso...”, osserva agli antipodi Sébastien Ogier. Su-
bito dopo aver rastrellato i punti che gli hanno permesso di met-
tere le mani sul terzo mondiale consecutivo. Non il più appagante:
“Per ora – conferma il francese – quello che consolida una serie
che spero di poter allungare in futuro”.
Era scontato che la corona restasse sulla sua testa. Perché sa es-
sere molto veloce, il più veloce, sbagliando poco o niente come
sanno fare solo i più grandi e perché dispone di un'auto che se-
guita a essere la migliore di tutte ed è supportato da un'organiz-
zazione di primissimo ordine. Ma non era affatto scontato che il
trentunenne di Gap mettesse il settimo sigillo a una stagione fin
qui quasi perfetta alla fine di una gara disegnata per rendergli la
vita più dura possibile, su una terra veloce ma non sufficiente-
mente compatta da limitare almeno nel secondo passaggi i disagi
di chi è costretto da un regolamento sciocco ad aprire le danze
due giorni su tre. E invece lo ha fatto. “Pareva impossibile che qui
potesse vincere il primo a scendere dalla pedana”, ricorda l'asso
di Gap a bocce ferme. Aggiunge: “Del resto, alla vigilia, pure Ju-
lien (Ingrassia, il suo complice, ndr) e io sapevamo che finire da-
vanti a tutti sarebbe stato particolarmente difficile”. E' il gusto
della sfida estrema, il bisogno di alzare l'asticella prima di ogni
nuova sfida che ha dato ai due la voglia di provarci. E la forza di
riuscirci. Rischiando, ma non più di tanto. Non più di Jari-Matti
Latvala e di Kris Meeke, i due finiti nella loro scia. Quasi certa-
mente meno di Dani Sordo e Hayden Paddon, i due della Hyun-
dai a tratti grandi protagonisti agli antipodi.
Il buio
alleato
del vincitore
Non tutto il male, eccetera ecce-
tera. Costretto a spazzare la
strada per due lunghi giorni, nel-
l'ultimo tratto del sabato Séba-
stien Ogier scopre che essere
agli avamposti è un vantaggio: la
notte scende presto agli antipodi
e la polvere resta in emulsione
nell'aria umida. Secondo alle
spalle di Stéphane Lefebvre sulla
strada, il pluridecorato con la
“auto del popolo” capisce che il
momento va sfruttato. Vince la
prova, toglie il pallino a Kris
Meeke e chiude la frazione con
tre decimi sul nordirlandese. Re-
stano ancora cinque tratti, ma la
partita di fatto è finita....