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Perché si sarebbe comportato così?

«Perché gode pensando a me che poi lo rivedo in tv».

Hai avuto soddisfazione quando l’hanno fischiato sul podio pro-

prio qui in Spagna?

«Era inevitabile. Lui è il futuro della Moto GP, perché ha 23

anni e va molto forte, però dice sempre bugie. Aveva annun-

ciato che si sarebbe impegnato al massimo per superare Lo-

renzo e regalare la vittoria alla Honda. Hanno visto tutti come

si è comportato. E’ proprio uno che se ne sbatte i coglioni».

C’è una gara dove hai capito che il cammino per il titolo si fa-

ceva in salita?

«A Philipp Island: avevo 18 punti di vantaggio su Lorenzo ed

ero più veloce. L’avrei battuto e avrei chiuso il campionato, ma

Marc ha cominciato a ostacolarmi. Una sola cosa mi rasserena:

stavolta hanno visto tutti che avevo ragione».

Perché invece di denunciare il presunto complotto tra piloti

spagnoli in una conferenza stampa non sei andato a parlare

con Ezpeleta?

«C’ero andato. Avevo spiegato per filo e per segno come sa-

rebbe finita. Mi avevano risposto che era impossibile. Quando

ho saputo che sarei partito in ultima posizione ho capito che

per me era finita».

La Honda aveva promesso una gara al meglio delle proprie

possibilità.

«La Honda ha consentito a un suo pilota di far vincere la Ya-

maha ostacolando il compagno di squadra. Un episodio del ge-

nere in Moto GP non si era mai visto. Noi non siamo come il

calcio o la F.1, diamo sempre il massimo contro gli avversari. Da

oggi non è più così».

Lorenzo ha detto che è una vittoria della Spagna…

«O è completamente stupido o ha la coda di paglia. Non mi ri-

sulta che il nostro sia uno sport per squadre nazionali».

Senza biscotto come sarebbe finita?

«Senza penalizzazione sarebbe stato un bel duello con Lo-

renzo. Se l’avessi perso sarei stato deluso, così sono solo triste.

E’ stato un bel campionato, sono stato competitivo dall’inizio

e avrei meritato di vincerlo, però è successa una cosa impreve-

dibile: nelle ultime tre gare Marquez ha deciso che io dovevo

perdere, forse perché da bambino ero il suo idolo e adesso

vuole battermi a ogni costo».

Diventerà una faida con Marquez?

«Ho abbastanza paura di quello che potrà succedere. Uno che

decide per dispetto chi non deve vincere un campionato può

arrivare ovunque: non gli do limiti».

Cambiano i progetti per il 2016?

«No. L’anno prossimo correrò con la Yamaha come da con-

tratto».

In febbraio compirai 37 anni: dopo questa delusione l’età pesa

di più?

«Nella storia dell’uomo, 35 o 37 anni non hanno mai fatto dif-

ferenza».