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FORMULA 1

Chris Horner

Una F.1,

tanti

motori

Christian Horner, innanzitutto: ci sono novità a proposito della situazione della Red Bull?

«Sì. Eravamo quarti e quinti in griglia in Messico e siamo finiti in quelle posizioni nel GP,

direi un risultato notevole. Per il resto niente novità, anche se molto si sta muovendo die-

tro le quinte. Niente panico nel paddock, mi raccomando».

Per molti anni avete vissuto andando al massimo, adesso rischiate di trovarvi su un bina-

rio morto. Come è potuto succedere?

«Eh, è molto buffo. Da quando è entrata in F.1, la Red Bull è sempre stata sulle prime

pagine, fuori e dentro la pista. Ora ci troviamo in una situazione poco piacevole, ma con-

tiamo su Ecclestone e Todt perché ci aiutino a trovare una soluzione».

Il padrone della Red Bull, Dietrich Mateschitz ha detto che entro la fine di ottobre la Red

Bull avrebbe dovuto trovare un motore competitivo o avrebbe chiuso. E ora siamo a no-

vembre...

«Ci stiamo chiarendo le idee, ma ovviamente la decisione ultima spetta a Dietrich. Al

momento non c'è nulla da aggiungere».

Può dirci delle opzioni che avete, o non avete, di fronte?

«No, non posso».

Christian Horner non vuole svelare a che punto sono le trattative

per le forniture di un propulsore 2016, ma scommette su una Red Bull

di nuovo competitiva, all'interno di un Circus che potrebbe tornare

all'antico ospitando power unit anche molto diverse fra loro