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FORMULA 1
Il campione
Un campione per
tutte le latitudini
In effetti durante le vacanze del Circus, Hamilton non è uscito
un secondo dal radar, rimbalzando da un evento glamour all'al-
tro in giro per il mondo. Con l'aiuto dei social network poi, è
impossibile non ritrovarselo da settimane in tutti i possibili at-
teggiamenti: sul ring con i guantoni pronto a sudare per rima-
nere in forma, avvinghiato al suo tigrotto (sì, possiede un
tigrotto in carne e strisce), in piedi sul surf insieme all' amatis-
simo bulldog Roscoe su una spiaggia del Messico, in compa-
gnia della supermodella Kate Hudson al 50° Superbowl della
NFL, sulle nevi con la campionessa Lindsey Vonn. E poi, ab-
bracciato al rapper Jay-Z e in smoking nero con il pilota Na-
scar Jeff Gordon ad un evento benefico, con l’attore Ben Stiller
al vernissage di “Zoolander 2”, sul parquet di Toronto per al-
lenarsi con la squadra dei Raptors, in location esotiche per se-
dute fotografiche con Hugo Boss e Harper's Bazaar nello
studio del regista e produttore George Lucas – be', quanti pos-
sono entrarci secondo voi? - mentre se la spassa con mastro
Yoda (che la Forza sia con lui), o ancora davanti ad enormi e in-
quietanti woofer in sala di registrazione e mentre suona a sor-
presa un pianoforte nella lobby di un hotel («quando ne vedo
uno proprio non riesco a trattenermi», ha cinquettato). E per-
sino alle cascate del Niagara, appoggiato alla balaustra – la
stessa su cui illanguidiva Marylin Monroe? -, lo sguardo perso
con intensità verso l'orizzonte, intento immaginiamo a rivol-
gere un pensiero al suo compagno di squadra Niko Rosberg:
«non illuderti, carino, tanto anche l'anno prossimo vinco io».
Lauda non contento
Wolff lascia fare…
Per qualcuno un campione “larger than life” come dicono gli
anglofoni, più grande della sua stessa vita, preso da troppi in-
teressi e troppe attività, rischia fatalmente di oltrepassare il li-
mite invisibile fra il possibile e l'impossibile e ritrovarsi in fratta
con le gomme a terra. Alla Mercedes nelle ultime stagioni
hanno storto il naso – più Niki Lauda di Wolff a dire il vero -
ora forse hanno capito che domare il purosangue non si può.
Non è possibile costringerlo dentro il recinto della routine quo-
tidiana, perché il rischio è di perderlo. Non a caso nei suoi con-
tratti Hamilton pretende sempre una grande libertà dagli
impegni con lo sponsor, e se è approdato a Stoccarda è stato
anche dietro assicurazione che avrebbe potuto muoversi in
grande libertà.
Ricomincerà dunque da tre, Lewis, come suggeriva il grande
Troisi, o i suoi mille interessi finiranno per togliergli la concen-
trazione e sentirsi così tanto acclamato, applaudito, idolo e
icona indiscussa, lo imborghesiranno un po’? «Mi aspetto una
nuova grande battaglia con Nico, e non solo con lui», ha fatto
sapere via Twitter. «Mi sto allenando duramente, e sono
pronto». Magari ci sbaglieremo, ma crediamo anche noi che lo
sia, eccome.