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MOTO GP

Gara a Losail

Lorenzo entusiasta

della sua prestazione

«È stata una delle gare migliori della mia carriera», ha infatti

dichiarato entusiasta “Porfuera”. «Abbiamo chiuso primi, senza

incontrare problemi e guidando alla perfezione. Negli ultimi

tre giri ho potuto fare la differenza che mi ha permesso di vin-

cere. Sono molto orgoglioso di come ho corso e del lavoro

compiuto dalla squadra, perché abbiamo trovato un ottimo as-

setto». Una performance che, nelle modalità, è andata persino

oltre le sue aspettative. «Abbiamo deciso di montare la gomma

morbida perché con la dura non saremmo stati così rapidi.

Sono stato sorpreso del mio ritmo nel finale: la soft sulla di-

stanza sarebbe dovuta peggiorare, ma è accaduto il contrario.

Scivolavo parecchio, ma allo stesso tempo ero molto attento e

non ho commesso errori. Per questo motivo, nonostante la

pressione di Dovizioso, sono sempre rimasto tranquillo».

Ducati ringrazia Dovizioso

rammarico per Iannone

È stata una splendida domenica anche per Andrea Dovizioso.

Come dodici mesi fa, il forlivese ha portato la Ducati in piazza

d’onore: un risultato che cancella l’opaco epilogo del 2015, e

regala una bella dose di consapevolezza a tutta la scuderia di

Borgo Panigale. La Desmosedici a Losail ha combattuto ad armi

pari con la concorrenza, trovando nella velocità in rettilineo il

vero asso nella manica: quello che ha permesso alle due Rosse

di “sverniciare” Lorenzo alla fine del primo giro, sfiorando i 350

chilometri orari. Al di là di questo, la condotta di Dovizioso è

stata comunque maiuscola, simboleggiata dalla difesa su un te-

mibile Marc Marquez. «Iniziare così è un sogno. Avevo chiuso

la scorsa stagione senza più avere un buon feeling con la mia

moto e affrontare la prima gara con questo ritmo, conside-

rando tutti i cambiamenti regolamentari, significa che abbiamo

compiuto davvero un grande lavoro», ha sottolineato. «Forse

questa non sarà la realtà di tutto l’anno, ma abbiamo davvero

un’ottima base». Peccato per la scivolata di Andrea Iannone,

tradito dall’anteriore in curva 13 dopo appena sei giri: il grup-

petto di vertice ha perso un contendente, la Ducati la chance

di aggiudicarsi addirittura un doppio podio. «Non stavo nep-

pure spingendo al massimo quando nel curvone ho toccato la

linea bianca», ha spiegato sconsolato l’abruzzese. «La moto mi

è partita improvvisamente, non ho potuto fare assolutamente

nulla. Peccato».