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MOTO GP
Il punto
Jacopo Rubino
Sull’economia del fine settimana, di sicuro, hanno pesato i pro-
blemi della Michelin. Il campanello d’allarme è suonato durante
la FP4 quando Scott Redding ha patito il cedimento del batti-
strada sul pneumatico posteriore a mescola media. Miracolato
il britannico a non cadere, rimediando soltanto (si fa per dire)
una bruciatura alla schiena. Seppur in lieve in ritardo le qualifi-
che si sono svolte regolarmente, in attesa delle contromisure:
ritirati i due compound originari, il fornitore francese era
pronto a distribuire nuova specifica più conservativa, a disca-
pito delle prestazioni. Un vero salto nel buio per team e piloti,
tanto che i commissari avevano fissato un turno aggiuntivo di
prove la domenica mattina. A questo punto, però, ci ha messo
lo zampino il meteo. La pioggia ha portato ad annullare la co-
siddetta “FP5”, e lo stesso warm-up si è svolto sul bagnato.
Come previsto nel protocollo di emergenza, la corsa è stata ri-
dotta da 25 a 20 tornate con cambio moto obbligatorio tra il
giro 9 e il giro 11, e libertà sulle mescole. Un po’ come era ac-
caduto nel 2013 a Phillip Island.
Marquez vince
di forza e punge
Il via della corsa si è rivelato complesso: l’asfalto, scivoloso sin
dalle prove libere, mostrava ancora chiazze di umido e le tem-
perature erano per giunta scese parecchio. Nonostante i pochi
riferimenti, il poleman Marquez ha comunque ribadito la su-
premazia già emersa tra venerdì e sabato. Dopo la bagarre ini-
ziale si è giocato la leadership con Valentino Rossi, nel primo
reale corpo a corpo vissuto da Sepang 2015 (questa volta in
maniera pulita), e dopo la sosta ai box è andato in fuga. «Sa-
pevo che la prima parte sarebbe stata difficile, e con la prima
moto non mi sentivo del tutto a mio agio», ha raccontato lo
spagnolo. «La seconda metà è stata fondamentale, ho spinto
subito al 100 per cento e ho creato il margine alle mie spalle».
L’alfiere Honda è balzato così in cima al Mondiale con 41 lun-
ghezze, situazione inaspettata dopo i sofferti test invernali:
«Sono felice, perché abbiamo lavorato tutti duramente».
Rossi secondo
tra le cadute
Alle sue spalle è giunto quindi Rossi, in difesa dopo il pit-stop.
«Soffrivo con la gomma posteriore, non avevo fiducia in fre-
nata», ha raccontato. Il centauro Yamaha ha dovuto guardarsi
dal recupero di Maverick Vinales e delle due Ducati, rischiando
di essere fagocitato. L’insidiosa curva 1, però, ha messo ko il
rider della Suzuki. La sfida è poi proseguita contro Andrea Do-
vizioso e Andrea Iannone, che lo hanno scavalcato in vista del-
l’ultima tornata, prospettando un doppio podio per la casa di
Borgo Panigale. Mancava ormai una curva, ma ecco il disastro:
con una manovra disperata Iannone ha steso anche il compa-
gno di squadra, del tutto incolpevole. Il Dottore, quasi incre-
dulo, ne ha approfittato per riprendersi la piazza d’onore: «Non
avevo grip per rispondere, sono stato molto fortunato. Questi
20 punti sono importantissimi», ha ammesso.
Prima parte di gara al calor bianco
con Marquez e Rossi in battaglia