Background Image
Previous Page  40 / 56 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 40 / 56 Next Page
Page Background

40

MOTO GP

Il punto

Jacopo Rubino

Sull’economia del fine settimana, di sicuro, hanno pesato i pro-

blemi della Michelin. Il campanello d’allarme è suonato durante

la FP4 quando Scott Redding ha patito il cedimento del batti-

strada sul pneumatico posteriore a mescola media. Miracolato

il britannico a non cadere, rimediando soltanto (si fa per dire)

una bruciatura alla schiena. Seppur in lieve in ritardo le qualifi-

che si sono svolte regolarmente, in attesa delle contromisure:

ritirati i due compound originari, il fornitore francese era

pronto a distribuire nuova specifica più conservativa, a disca-

pito delle prestazioni. Un vero salto nel buio per team e piloti,

tanto che i commissari avevano fissato un turno aggiuntivo di

prove la domenica mattina. A questo punto, però, ci ha messo

lo zampino il meteo. La pioggia ha portato ad annullare la co-

siddetta “FP5”, e lo stesso warm-up si è svolto sul bagnato.

Come previsto nel protocollo di emergenza, la corsa è stata ri-

dotta da 25 a 20 tornate con cambio moto obbligatorio tra il

giro 9 e il giro 11, e libertà sulle mescole. Un po’ come era ac-

caduto nel 2013 a Phillip Island.

Marquez vince

di forza e punge

Il via della corsa si è rivelato complesso: l’asfalto, scivoloso sin

dalle prove libere, mostrava ancora chiazze di umido e le tem-

perature erano per giunta scese parecchio. Nonostante i pochi

riferimenti, il poleman Marquez ha comunque ribadito la su-

premazia già emersa tra venerdì e sabato. Dopo la bagarre ini-

ziale si è giocato la leadership con Valentino Rossi, nel primo

reale corpo a corpo vissuto da Sepang 2015 (questa volta in

maniera pulita), e dopo la sosta ai box è andato in fuga. «Sa-

pevo che la prima parte sarebbe stata difficile, e con la prima

moto non mi sentivo del tutto a mio agio», ha raccontato lo

spagnolo. «La seconda metà è stata fondamentale, ho spinto

subito al 100 per cento e ho creato il margine alle mie spalle».

L’alfiere Honda è balzato così in cima al Mondiale con 41 lun-

ghezze, situazione inaspettata dopo i sofferti test invernali:

«Sono felice, perché abbiamo lavorato tutti duramente».

Rossi secondo

tra le cadute

Alle sue spalle è giunto quindi Rossi, in difesa dopo il pit-stop.

«Soffrivo con la gomma posteriore, non avevo fiducia in fre-

nata», ha raccontato. Il centauro Yamaha ha dovuto guardarsi

dal recupero di Maverick Vinales e delle due Ducati, rischiando

di essere fagocitato. L’insidiosa curva 1, però, ha messo ko il

rider della Suzuki. La sfida è poi proseguita contro Andrea Do-

vizioso e Andrea Iannone, che lo hanno scavalcato in vista del-

l’ultima tornata, prospettando un doppio podio per la casa di

Borgo Panigale. Mancava ormai una curva, ma ecco il disastro:

con una manovra disperata Iannone ha steso anche il compa-

gno di squadra, del tutto incolpevole. Il Dottore, quasi incre-

dulo, ne ha approfittato per riprendersi la piazza d’onore: «Non

avevo grip per rispondere, sono stato molto fortunato. Questi

20 punti sono importantissimi», ha ammesso.

Prima parte di gara al calor bianco

con Marquez e Rossi in battaglia