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GP SPAGNA

Il pagellone

Max Verstappen

10

e lode

Che dire, vincere a 18 anni in quella maniera al suo primo Gran

Premio con la Red Bull, monoposto che non aveva mai guidato

prima di venerdì, è roba da far stropicciare gli occhi. Se pen-

siamo poi che nel 2013 correva ancora in kart…

Helmult Marko

10

Massì dai, diamoglielo un 10 a questo personaggio che aiuta ed

ha aiutato tanti giovani piloti, spesso è stato ingiusto con molti,

ma che con Verstappen alla fine non sta sbagliando una mossa.

E soprattutto, è colui che tra i team di F.1 più ci ha creduto

compiendo un azzardo dietro l’altro.

Daniel Ricciardo

10

Diciamolo pure. Il GP di Spagna lo avrebbe dovuto vincere lui

senza quella strategia assurda attuata dal box Red Bull che lo

ha penalizzato in maniera indecente favorendo il baby Verstap-

pen. Poteva giocarsi il podio con Vettel, ma ha forato. E non va

dimenticata la grande qualifica.

Sebastian Vettel

9

Bel terzo posto, sempre sul “pezzo”, concreto, ma certamente

non troppo felice di come stanno andando le cose.

Kimi Raikkonen

9

Girala e rigirala, il finlandese dalle poche parole è al secondo

posto nel mondiale. E la seconda piazza del GP di Spagna gli

rende onore. Ci ha provato con Verstappen? Sicuramente sì,

ma quando ha capito che l’olandese ne aveva di più, si è accon-

tentato.

Valtteri Bottas

8

A volte si perde, a volte no. In Spagna è stata la volta del no!

La quinta posizione finale è il massimo che poteva ottenere con

una Williams che ormai è lontana anche dalla Red Bull e pen-

sare di conquistare il terzo posto nella classifica costruttori sta

diventando pressoché impossibile.

Felipe Massa

7

Partito dal fondo per colpa del team che lo ha tenuto fermo

nel Q1 pensando che gli altri non migliorassero il suo tempo,

Massa ha recuperato fino all’ottavo posto nonostante una stra-

tegia di pit-stop sbagliata, tre soste, la stessa di Ricciardo.

Jenson Button

7

Ha fatto l’Alonso, Button. Una corsa tosta che gli ha permesso

di tenersi dietro il compagno in McLaren e di prendere punti.

Quando si sveglia, dimostra di averne ancora.

Daniil Kvyat

6,5

Solo per essere riuscito ad avere la forza di affrontare un Gran

Premio dopo essere stato declassato alla Toro Rosso merite-

rebbe ampia sufficienza. Kvyat ha faticato ad adattarsi alla

STR11, e del resto è sempre più complicato passare da una

monoposto competitiva a una media che il contrario, e in qua-

lifica e in gara ha subìto Sainz. Ma almeno ha preso un punti-

cino.

di Massimo Costa