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MONDIALE RALLY
Italia-Sardegna
Marco Minghetti
Il quinto tempo fatto segnare nella Power Stage balneare
dell’Argentiera lo lascia indifferente. Dopo il tanto di buono
fatto nei diciotto precedenti impegni, è l’ora di prendersela un
po’ più calma. E sui 6 chilometri di sabbia e rotaie a due passi
dal mare cristallino Thierry Neuville ha giusto il tempo per co-
minciare a pensare ai festeggiamenti che lo aspettano di lì a
poco.
Leader dalla quinta prova speciale del venerdì, il belga ha te-
nuto testa da par suo a Jari-Matti Latvala, battuto per poco più
di 24 secondi e sua maestà Sébastien Ogier addirittura di un
minuto e mezzo.
E così, a quasi due anni di distanza dal primo successo ottenuto
in Germania, quando fu soprattutto lo harakiri dei piloti Vol-
kswagen a consegnargli il premio più grande, il belga torna vin-
citore in una prova di campionato del mondo e lo fa nella
maniera più bella, vincendo ben 9 prove speciali. Approfit-
tando, certo, dell’ottima posizione di partenza, frutto di un ini-
zio di stagione pessimo, ma Thierry ha costruito la sua
affermazione grazie al talento, senza commettere errori e resi-
stendo ai tanti attacchi che il finlandese con la Polo ha provato
a portargli.
“E davvero bello vincere dopo aver resistito a tre giorni di pres-
sione” , ha poi raccontato felice. Poi, tornato un attimo serio,
ha voluto prima ricordare il lavoro di chi gli ha offerto una vet-
tura perfetta e, soprattutto una grande persona scomparsa nel
2012. “Questa vittoria è tutta per Philippe Bugalski, che tanto
mi ha aiutato” - ha fatto sapere al mondo intero Neuville -
“Oggi sarebbe stato il suo compleanno, ed è grazie a lui che
oggi sono qui…”.
Non ha sassolini da togliersi dalle scarpe, il belga, ma di sicuro
ora potrà ripartire con maggiore serenità verso le prossime
sfide, a partire dal Rally di Polonia dove tornerà a difendere i
colori di Hyundai Motorsport sulla vettura numero 3, affiancato
da Hayden Paddon. E chissà che questo continuo cambio di pi-
loti non cominci a fruttare risorse positive anche per la gradua-
toria Costruttori nel team diretto da Michel Nandan.
“In effetti” - ha poi ammesso senza remore Neuville - “siamo
in tanti alla Hyundai e a volte è un po’ complicato, ma forse
questa volta avevo meno pressione proprio perché non dovevo
marcare punti…”.
Comunque sia, anche relegato nella squadra 2 di Hyundai,
Thierry ha dimostrato di essere uno dei migliori piloti in circo-
lazione, tra i pochi a potersi permettere di poter lottare vis-a-
vis con gli irraggiungibili, fino ad oggi, piloti Volkswagen. E
questo brillante risultato, rilancia il belga anche in ottica futura.
Ora la palla dovrà per forza di cose passare nelle mani di dovrà
decidere sul suo futuro. Sarà così Nandan ad esercitare l’op-
zione per farlo rimanere sul sediolo della i20 WRC o, piuttosto,
sarà Yves Matton a far carte false per riportarlo in Citroen a
fianco di Kris Meeke sulla nuova Citroen?
Ci sarà tempo per scoprirlo. Per ora Thierry si gode alla sua
maniera la vittoria, e dopo i salti sui dossi della terra sarda è il
momento di bel tuffo nel porto di Alghero assieme ad alcuni
componenti del team.
Hyundai e i finestrini
con vista… ammenda
Non è stato un dopo gara tranquillo per gli uomini
del team Hyundai. Arrivata nelle mani dei commis-
sari per le verifiche di rito, alla vettura vincitrice è
stata contestata una non conformità dei finestrini
posteriori, rispetto alla fiche di omologazione della
i20 New Generation. Cambiamento che Michel
Nandan, ha affermato essere dovuto alla necessità
di installare i vetri sulle portiere posteriori e che,
comunque, gli stessi erano presenti sin dalla prima
gara a Monte-Carlo seppur più leggeri di 2
grammi rispetto alla fiche. A tarda sera, ben otto
ore dopo la fine della gara, le decisione finale
sotto forma di una pesante ammenda di 50.000
euro per la squadra con base ad Alzenau.