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FORMULA E

Il fatto

Massimo Costa

E’ finita malamente a Londra, con l’immagine della Formula E

bruciacchiata da un incidente tra i due leader del campionato

che proprio nella seconda gara del weekend nella capitale bri-

tannica hanno dato vita ad una gazzarra poco sensata. Tutta

colpa di Lucas Di Grassi che alla prima staccata dopo la par-

tenza non ha saputo valutare il punto di frenata e con la mente

annebbiata nel vedere i due piloti Renault e.dams davanti a lui,

ovvero Nicolas Prost e Sebastien Buemi con cui si giocava il ti-

tolo, gli è franato addosso in maniera indecorosa. Prima di Lon-

dra, Di Grassi comandava la Formula E con 141 punti, Buemi

seguiva a 140. Dopo gara 1, vinta da Prost davanti a Bruno

Senna, Jean-Eric Vergne, Di Grassi e Buemi, il brasiliano del

team Abt Audi si era portato a 153 contro i 150 dello svizzero

di Renault e di Toyota nel WEC. Poteva prendersela con meno

impeto Di Grassi nella gara 2 e invece è finita con quella tam-

ponata e i due rivali che sono rientrati ai box tentando l’unica

maniera per prendere punti: segnare il giro più veloce. Riparate

le macchine, sono tornati in pista e il colpo grosso è riuscito a

Buemi che si è preso i 5 punti del “premio” salendo così a

quota 155 contro i 153 del Di Grassi. Lo svizzero non ci ha pen-

sato un attimo a dichiarare al mondo che il brasiliano lo ha vo-

lutamente colpito perché con lui fuori gioco il titolo era del

pilota Audi. Per fare un paragone eccessivo e forse irriverente

per la stazza dei nomi che seguono, un po’ come fece Ayrton

Senna quando buttò fuori a Suzuka Alain Prost nel 1990. Di

Grassi si è difeso dalle accuse di Buemi rispondendo che lo sviz-

zero ha frenato prima, classica risposta del pilota che tampona

colui che lo procede… Salvo poi correggersi dopo qualche ora

e dire che “sì, sono arrivato troppo aggressivo in quel punto e

con Buemi che ha frenato prima non sono riuscito a fermarmi”.

Rimane il fatto che Sebastien aveva tutto il diritto di frenare

dove voleva e di certo non era sua intenzione farsi tamponare

in quanto avrebbe perso il titolo. Dopo Nelson Piquet cam-

pione nel precedente campionato per i cinesi di Nextev, è

quindi toccato per la prima volta a un grande costruttore im-

pegnato nei progetti di vetture elettriche aggiudicarsi il titolo.

Buemi e la Renault e.dams ci erano andati vicino lo scorso anno

perdendo il campionato per un solo punto, 144 contro 143

mentre Di Grassi fu terzo con 133. Fuori gioco Piquet per la

non competitività del mezzo tristemente fanalino di coda del

campionato team, sono stati nuovamente loro i protagonisti

della serie, Renault contro Audi. Terzo Prost, anch’egli di Re-

nault, con 115 punti, poi Sam Bird che ha difeso i colori della

Citroen, quarto con 88 punti.

La stagione conclusa si è estesa tra Cina, Malesia, Uruguay, Ar-

gentina Messico, USA, Francia, Germania e Gran Bretagna. Ri-

spetto al primo anno, è entrato il Messico per una seconda

tappa americana, la Francia per Monte-Carlo mentre la Russia

è saltata all’ultimo e non c’è stato tempo per rimpiazzarla. Un

colpo basso mica da ridere quello arrivato da Mosca. Il calen-

dario del prossimo campionato sarà diverso. Si partirà il 9 ot-

tobre da Hong Kong (novità), poi ci saranno Marrakech (altra

new entry), Las Vegas (novità), Buenos Aires, Città del Messico,

Monte-Carlo, Parigi, Berlino, e i debutti di Bruxelles, Montreal

e New York. Due i punti interrogativi da sciogliere e che po-

trebbero essere Singapore (nuova) e la conferma di Londra.