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MONDIALE RALLY
Il punto
Marco Minghetti
È tempo di bilanci per piloti e team del Mondiale Rally. Con la vittoria in extremis di
Andreas Mikkelsen in Polonia, si è superata la boa di metà campionato e qualche
considerazione in merito è doverosa. Intanto un primo dato balza all’occhio: ed è la
fine dello strapotere Volkswagen. Certo, le due classifiche, Piloti e Costruttori, sono
ancora appannaggio del team diretto ancora per poco da Jost Capito, che da fine
agosto a Spa entrerà a tempo pieno in McLaren F.1 nel ruolo di CEO lasciando così
la VW, ma lo stesso manager tedesco ha voluto sottolineare come i tempi siano cam-
biati e le altre squadre si siano pericolosamente avvicinate. Un esempio? Semplice,
basta raffrontare le prime sette gare del 2016 a quelle del 2015. E il dato è davvero
esemplicativo. Nella passata stagione, sui sette appuntamenti di confronto, sei erano
state le vittorie della squadra tedesca, con ben cinque arrivi a mani alzate del cam-
pione del mondo Sébastien Ogier. L’unica battuta di arresto era arrivata in Argentina
per mano della Citroen DS3 WRC di Kris Meeke. Un dominio quasi totale, tanto da
anestetizzare l’interesse di una specialità che comunque muove sempre decine e de-
cine di migliaia i spettatori ad ogni angolo del mondo.
Nel 2016 sette gare
sei vincitori diversi
Totalmente rovesciata la situazione nella corrente stagione. Dopo la solita partenza
sprint di Ogier a Monte-Carlo ed in Svezia, e della vittoria del compagno Jari-Matti
Latvala in Messico, inizio che lasciava presagire una stagione ancora totalmente sotto
il marchio della casa di Wolfsburg, ecco che dal rally successivo in Argentina qualcosa
è cambiato. Lo straordinario successo ottenuto da Hayden Paddon sugli sterrati di-
segnati tra Cordoba e Villa Carlos Paz, ha aperto la strada all’infilata di vittorie di
Meeke in Portogallo, del redivivo Neuville in Sardegna e, foratura a parte, alla vittoria
morale di Ott Tanak in Polonia. Insomma, se le gomme DMack avessero supportato
il velocissimo estone anche nella giornata conclusiva, sarebbe arrivato il quarto suc-
cesso consecutivo non Volkswagen. Di più. Quella di Tanak avrebbe anche significato
la vittoria della quarta Casa impegnato nel Circus iridato, avvenimento totalmente
impensabile solo qualche mese fa. Alla faccia di chi vuole dipingere il Mondiale Rally
una categoria in crisi.
Jari-Matti
Latvala
a sui agio
tra i cactus
messicani