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GP UNGHERIA
Il pagellone
Esteban Gutierrez
5
Si prende il dito medio da Hamilton per averlo ostacolato men-
tre lo doppiava e una conseguente penalità. Che però, non
cambia di fatto la sua corsa chiusa al tredicesimo posto, con
problemi ai freni e mai in lizza per la top10.
Felipe Nasr
5
Solito discorso per il brasiliano della Sauber, che fa quel che
può, a volte anche meno, a volte sbaglia, ma a Budapest gli è
riuscito un compitino quasi perfetto, anche se lontano anni luce
dai migliori.
Kevin Magnussen
4
Brutto weekend per il danese che viene battuto dal compagno
Palmer in casa Renault sia in qualifica sia in gara. Pessimo affare
per chi sostiene che non vede problemi nell’essere riconfer-
mato per il 2017.
Daniil Kvyat
4
Salvate il soldato Daniil, che non si riprende più. Bisognerebbe
fermarlo, fargli ritrovare la giusta serenità, perché il Kvyat di
oggi non ricorda assolutamente quello della Red Bull capace
di prendersi il secondo posto a Shanghai. Per rimanere in tema
hollywoodiano, non si uccidono così anche i cavalli?
Marcus Ericsson
4
Un altro grosso incidente dopo quello di Silverstone nel corso
delle prove. Parte dai box con il telaio Sauber ricostruito nella
notte e se ne sta praticamente sempre ultimo. Meglio non fare
altri danni…
Rio Haryanto
4
Fanalino di coda della F.1, la sua carriera nel mondiale sembra
agli sgoccioli considerando che il budget è ormai finito e dopo
Hockenheim non lo dovremmo più vedere sulla Manor. Dopo
4 anni di GP2 almeno ci ha provato e rimarrà per sempre nella
storia della Indonesia per essere stato il primo a correre in F.1.
Pascal Wehrlein
4
Ogni tanto fa miracoli, a Budapest non era giornata. La Manor
non circola bene e sta poco sopra Haryanto, il ché è tutto dire.
Comprensibile del resto che ci si senta un po’ frustrati anche
perché il sogno Mercedes è svanito, almeno fino al 2018.
Marcus
Ericsson
recuperato
dai medici
dopo il botto
in prova