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MONDIALE RALLY
Tour de Corse
Marco Minghetti
“La vittoria al Tour de Corse mi avvicina davvero tanto al titolo
e ora potrò essere più rilassato. Per conquistarlo mi mancano
ancora 16 punti, ma non andrò in Spagna tra due settimane
per accontentarmi di un piazzamento per centrare l’obiettivo,
andrò per vincere la gara…”. Parole e opere di Sébastien
Ogier, campione vero. Ha da poco terminato il trentaseiesimo
weekend vittorioso, ha avvicinato in maniera ormai decisiva il
quarto titolo iridato consecutivo, ma non intende sedersi sugli
allori. Per lui, come per tutti i grandi campioni, la sfida è sempre
la prossima. Una specie di ossessione sportiva, capace poi di
essere la molla per traguardi agli altri impensabili.
Ed a proposito di traguardi, il francese della Volkswagen ne ha
tagliato uno per la prima volta: mai, infatti, nella carriera del
pilota di Gap era arrivato il successo sull’isola che ha fatto la
storia della specialità. Una vittoria - la quarta in stagione - mai
in discussione, e già messa in cassaforte al termine della prima
giornata di gara, frazione conclusa con un vantaggio più che
rassicurante su Thierry Neuville. Distacco che ha gestito sino
alla prova speciale conclusiva, evitando i trabocchetti che la
pioggia caduta a tratti il sabato e la domenica aveva dissemi-
nato: “Mi ricordo di aver detto che ho dei giorni perfetti”, ha
poi raccontato Ogier, “Non arriverei a descrivere questo ve-
nerdì come la giornata perfetta, ma non è stata lontana dal-
l’esserlo. Il primo giorno sono stato un po’ prudente, le note
erano un po’ troppo lente, e avrei voluto essere più veloce, ma
allo stesso tempo non volevo prendere troppo rischi. Effetti-
vamente è stata una giornata strana per me… Voglio dire, ac-
cumulare un tale distacco in questa maniera…”.