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GP GIAPPONE
Il pagellone
Carlos Sainz
5
E’ stranamente parso nervoso Sainz a Suzuka, commettendo
errori che non sono da lui. Ha sbagliato in qualifica, poi in gara
ha ecceduto un paio di volte finendo fuori.
Felipe Nasr
5
Brutto finale di stagione per il brasiliano della Sauber, vediamo
se nelle ultime quattro tappe riesce a migliorarsi.
Fernando Alonso
5
Dalle stelle (apparenti) alle stalle. L’euforia per la bella gara di
Sepang è presto stata travolta dalla inconsistenza mostrata a
Suzuka dove sono emerse tutte le pecche del telaio McLaren
e anche della power unit Honda, che una settimana prima pa-
reva essere finalmente sbocciata.
Jenson Button
5
Vale lo stesso discorso fatto per Alonso.
Pascal Wehrlein
5
Con Haryanto aveva gioco facile, ora con Ocon che sta acqui-
sendo sempre più confidenza con la Manor, finisce che le
prende. E su un circuito dove il talento dovrebbe fare la diffe-
renza. Messaggio alla Mercedes…
Lewis Hamilton
4
Quando decide di essere antipatico e intrattabile ci riesce
bene. L’atteggiamento indolente tenuto nei quattro giorni di
Suzuka è incomprensibile, come l’attacco immotivato alla
stampa, che è lì per raccontare le sue gesta, le sue parole, agli
appassionati sparsi in tutto il mondo. E’ stato Hamilton a par-
lare di complotti dopo Sepang, nessuno se li è inventati.
Avrebbe bisogno di una persona, una sorta di tutor, che gli
spieghi come stare al mondo quando le cose vanno male. In
qualifica è stato battuto da Rosberg e questo lo ha gettato an-
cora di più nello sconforto perché vede che Nico da brutto ana-
troccolo da prendere in giro, si è via via trasformato in un pilota
al suo livello. In gara è poi partito male e la sua rimonta è stata
poco aggressiva considerando che si stava giocando il mon-
diale. Unica nota lieta, nella serata di domenica quando ha co-
stretto il team a cancellare il ridicolo reclamo contro
Verstappen.
Ferrari
4
Ma come è possibile… Nel weekend dove i piloti hanno dato
l’anima in qualifica, dove la SF16-H è stata vicinissima alle Mer-
cedes, riescono a buttare via tutto per colpa del cambio (an-
cora) che regala problemi a Raikkonen prima del via
frustrandolo con una penalità di cinque posizioni, e poi si in-
ventano una scellerata strategia che ha buttato giù dal podio
Vettel, autore di una gara spettacolare. La giustificazione che
non avevano niente da perdere, che rischiare era giusto (già
sentita numerose volte quest’anno), non regge più. Alla Ferrari
è evidente che manca una guida con le giuste competenze
sportive e tecniche. Temiamo che il licenziamento di Allison,
fatto con così tanta leggerezza, lo si pagherà molto caro.