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FORMULA 2
Il punto
Markelov sorpresa
Trionfo in gara 1
La gestione delle Pirelli è stata fondamentale anche nella Fea-
ture Race del sabato, premiando a sorpresa Artem Markelov.
Spesso bistrattato, il russo ci ha già abituato a qualche colpo
di teatro (come dimenticare il trionfo dello scorso anno a Mon-
tecarlo?), questa volta ha saputo, o potuto, conservare meglio
le gomme usate nel secondo stint. Nel finale, guadagnando
persino 4" o 5" al giro su Leclerc e Norman Nato davanti a lui,
a pochi chilometri dal traguardo ha effettuato i due attacchi
decisivi per conquistare il successo. Se è stato solo un exploit
o sarà vera gloria, lo scopriremo più avanti. Ma il team Russian
Time sembra ancora fra i più competitivi.
Ghiotto sul podio
Fuoco combattente
E gli italiani? Quest’anno le speranze azzurre sono divise fra Luca
Ghiotto e il debuttante Antonio Fuoco. I segnali fanno ben spe-
rare. Il veneto, ora proprio in Russian Time, è stato concreto in
gara 1 (settimo) e ha sfiorato il colpaccio in gara 2. Luca è partito
dalla prima fila ed è sempre rimasto aggrappato al treno che con-
tava mixando carattere e sangue freddo. Al giro 20 ha ricacciato
alle spalle Oliver Rowland, che sembrava destinato alla fuga, e sol-
tanto a poche curve dall’arrivo si è dovuto arrendere alla furia Le-
clerc. La differenza di prestazione dei pneumatici era un ostacolo
insormontabile, però questa piazza d’onore eleva parecchio le sue
quotazioni. Per Fuoco c’è la consapevolezza di un bel potenziale,
con più di un rammarico. Splendido in qualifica, l’altro portacolori
dell’armata Prema/Ferrari aveva ottenuto la seconda casella in gri-
glia al fianco del compagno Leclerc. Una penalità per aver rallen-
tato Markelov lo ha fatto tuttavia arretrare di tre posizioni sullo
schieramento, condizionando lo sviluppo della sua gara 1. Chiusa
comunque con due punticini. In gara 2, il 20enne di Cariati si è gio-
cato a lungo il podio, poi il degrado delle coperture lo ha tradito
facendolo scivolare fino al decimo posto. Peccato, ma con questa
grinta non gli mancheranno le opportunità di brillare.
Rowland competitivo
Albon e De Vries veloci
La sensazione, nel complesso, è che ci sia una discreta rosa di
pretendenti al trono. Rowland, ora in DAMS, ha forse raccolto
meno di quanto potesse pasticciando un po’ in qualifica. Ma
sarà un osso duro per chiunque. Il britannico si è peraltro toc-
cato con Norman Nato all’inizio di gara 2, mettendolo fuori
gioco. Eppure il francese, ricongiuntosi con la Arden (quale
“tutor” di Sean Gelael), è apparso rigenerato salendo sul podio
nella manche di apertura. Solido Jordan King, due volte a punti
con la MP Motorsport, hanno ampi margini di crescita i rookies
Alex Albon e Nyck De Vries. Sull’olandese è la Rapax a scom-
mettere, e il terzo crono in qualifica costituisce l’indizio più in-
coraggiante sulla bontà della materia grezza. Al contrario,
hanno colpito in negativo le difficoltà di Louis Deletraz e della
Racing Engineering: dallo svizzero, vicecampione della Formula
V8 3.5, ci si aspettavano prestazioni già di livello. Invece, ha
navigato nelle retrovie, lasciando pensare che i test invernali
siano stati sottotono per davvero. Non era pretattica.
Luca
Ghiotto