36
MONDIALE RALLY
Argentina
Marco Minghetti
La Ford Fiesta gommata Dmack della
Power Stage di El Condor taglia il tra-
guardo, e l’urlo sale alto al cielo. Thierry
Neuville ce l’ha fatta. Per soli 7 decimi,
ma ce l’ha fatta. E tutta la tensione per
essere rimasto incollato a controllare i
tempi intermedi di Elfyn Evans, final-
mente può lasciare spazio alla gioia. Non
prima, però, di essere corso dal rivale ap-
pena battuto, di trascinarlo fuori dall’abi-
tacolo per alzargli il braccio
riconoscendogli l’onore delle armi. In
fondo, è così che funziona tra uomini
veri.
Finisce così, nella maniera più bella, un
week end davvero intenso. Un Rally d’Ar-
gentina appassionante come non mai,
che alla fine ha premiato il pilota che ad
oggi sembra aver trovato il miglior fee-
ling con la propria vettura. Un successo
che ripaga il belga dopo le due vittorie
buttate incredibilmente al Monte-Carlo e
in Svezia, e che ora vede la Hyundai con
il numero 7 sulle portiere, come vettura
favorita da qui in avanti.
“Due successi consecutivi nel Mondiale
sono qualcosa di inedito per un pilota
belga, oggi ho scritto un’altra pagina di
storia - ha poi confessato Neuville ancora
visibilmente emozionato - ma se noi vo-
gliamo diventare campioni del mondo
dovremo sicuramente vincerne altri. Ora
siamo a due punti da Jari-Matti e 18 da
Sébastien non è davvero male…”.
Poi, ovviamente, è ritornato su finale di
gara: “È stato davvero tutto incredibile.
Noi sapevamo di aver dato tutto nella
speciale, ma quando sono arrivati i primi
split non erano buoni per noi. Ma è
stato un rally dove davvero poteva suc-
cedere du tutto, e dove anche noi ab-
biamo conosciuti problemi di forature e
di ammortizzatori. Ma non abbiamo mai
smesso di crederci, come non ha
smesso Elfyn e con il quale mi sono su-
bito complimentato perché era stato
davanti sin dall’inizio. Ora mi aspetto
che lui e la sua Fiesta saranno molto
competitivi in almeno altre tre/quattro
gare, perché le Dmack hanno dimo-
strato ancora una volta di essere molto
forti su questi terreni…”.