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GP UNGHERIA

La sorpresa

Massimo Costa

La McLaren e la Honda finalmente hanno sorriso. Fernando

Alonso è tornato ad essere il favoloso primo attore di sempre,

sesto al traguardo, il miglior risultato stagionale per lui e per

tutto il team in una annata quanto mai priva di soddisfazioni. E

si è anche portato a casa il giro più veloce in 1’20”182. La ve-

locità massima raggiunta però, è stata la solita, desolante:

309,8, 16esima assoluta, contro i 319,6 della Mercedes di Bot-

tas, primo di questa particolare classifica. Ma a Budapest, lui

sapeva che poteva esserci la svolta e anche per questo motivo

a Silverstone aveva pagato la pesante penalità che lo aveva re-

legato ultimo, cambiando di tutto e di più sulla power unit

Honda, proprio per essere certi che in Ungheria tutto potesse

filare liscio. Circuito lento, che premia le caratteristiche del te-

laio, privo di lunghi rettifili, a parte quello di arrivo, l’Hungaro-

ring ricordava ad Alonso il tracciato cittadino di Montecarlo:

“Nel Principato non c’ero, ma sia Stoffel sia Jenson che mi

aveva sostituito perché ero alla 500 Miglia, avevano conqui-

stato la Q3. Sento che possiamo farcela anche qui”. Ed

è andata così, poi la bella gara, il duello con Carlos

Sainz e la Toro Rosso-Renault, il sorpasso riuscito nel

finale. Alonso, quando è transitato sul traguardo fi-

nale, ha festeggiato come se avesse vinto. E lo si può

capire dopo le tante frustrazioni. Era anche andato a

Indianapolis per dimenticare e cercare di entrare nella

storia, ma pure là si era ritrovato KO per colpa del mo-

tore Honda. Un incubo. Aveva voglia di scherzare

prima del via, Alonso, e si divertiva a raccontare

che Ferrari e Mercedes se la sarebbero dovuta

vedere con lui. Conclusa la gara, mentre i due

piloti Ferrari festeggiavano e gran parte

degli 80.000 spettatori presenti li omag-

giava, lui ha trovato il modo per attirare

l’attenzione dei fotografi e dei camera-

men. Come? All’ingresso dei box, quasi

sotto il podio, era stato creato un enorme

dipinto raffigurante Alonso in tuta e in

spiaggia, seduto su uno sdraio intento a

prendere il sole. Era un modo di Liberty

Media per augurare un buon agosto a

tutti. Una immagine realmente accaduta

quando nel 2015, ritiratosi a San Paolo,

Fernando diede spettacolo così. Ebbene,

Alonso è piombato sul dipinto con uno

sdraio in legno preso chissà dove ed ha

imitato se stesso tra le risate generali.

Primi punti 2017 anche per Vandoorne,

decimo. Poteva fare meglio, ma il belga

ha sbagliato la frenata nella piazzola del

pit-stop, arrivando lungo e perdendo

tempo. Ma va bene lo stesso, in una giornata

così unica per la McLaren, un errore ci sta.